22 Settembre 2019 - Colli Berici, eremo di San Cassiano
Descrizione tratta dal libro “GUIDA AI SENTIERI NATURA DEL VENETO” di Ennio Poletti, edito da Editoriale Programma
Foto lungo il percorso
Programma
Partenza ore 07.30 dal piazzale della sede per Lumignano. Lumignano è un paese che si trova una decina di chilometri a sud di Vicenza. Raggiunta la parte sud-est del capoluogo, si seguono le indicazioni stradali per Longare e, quindi, per Lumignano (m 30).
Escursione
Passando davanti alla chiesa, con strada asfaltata ci dirigiamo verso ovest fino a raggiungere la loc. Mulini dove, aiutati dalle indicazioni, imbocchiamo il sentiero n. 3 (in parte comune con il n. 2) diretto verso il Monte “alla Croce”.
Con pendenza sostenuta, la traccia penetra all’interno di un umido bosco nel quale, al riparo di querce dal tronco contorto, proliferano ampie macchie di pungitopo. L’opera dell’uomo su queste impervie rive è testimoniata dalla presenza di molti terrazzamenti costruiti nei secoli scorsi per cercare di sottrarre alla montagna prezioso terreno coltivabile. Con uno strappo in mezzo a rocce calcaree affioranti, il sentiero aggira da nord il Dente di Lumignano e, costeggiato un piccolo altopiano, riprende brevemente a salire per condurci alla sommità del Monte alla Croce (m 234, 1h 15’).
A dispetto della modesta quota, il piccolo rilievo offre un ampio panorama del sottostante paese da cui siamo partiti e della pianura veneta, interrotta a est dai Colli Euganei che sfumano lontano nella foschia. Lasciando alle spalle la grande croce di vetta e la panchina situata presso alcuni cespugli di scotano, caliamo verso nord-est lungo la prosecuzione del sentiero n. 3. Ignorando deviazioni secondarie, in falsopiano camminiamo su piacevole terreno fino a Contra’ Vescovane (m 250), dove una stradina asfaltata ci conduce, in una decina di minuti, alla tabella che segnala a destra (est) il sentiero n. 4 (m 240, 2 h).
Con quest’ultimo iniziamo una lenta discesa lungo la selvaggia e umida Valle San Rocco, caratterizzata dalla presenza di numerosi castagni e dall’alveo di un torrente in secca che più a valle, per un breve tratto, diventa un vero e proprio canyon. Passato l’impluvio che porta sulla sinistra idrografica della valle, arriviamo alla Voragine “Tri Oci”, sito speleologico del quale possiamo osservare, dalla vicina area di sosta, solo l’ingresso recintato.
Poco più a valle, abbandoniamo il sentiero n. 4 per seguire a destra (ovest) il n. 3 (tabelle), che in pochi minuti ci conduce al bivio per l’Eremo di San Cassiano, segnalato da una targa metallica. Superati alcuni gradini, un comodo sentiero ci porta su una cengia sovrastata da pareti strapiombanti di roccia calcarea, dove possiamo ammirare numerose grotte naturali (“covoli”) modellate prima dal fenomeno del carsismo e, in seguito, dall’erosione degli agenti atmosferici.
Poco più a sud, dall’interno di una di queste caverne, spunta l’Eremo di San Cassiano, affascinante insediamento rupestre sorto intorno a una chiesetta che recenti studi (1994) riferiscono a un periodo compreso fra i secoli VI e VII. Qui è prevista una lunga sosta (circa 1 h 30’) per la visita guidata all’eremo e per il pranzo al sacco.
Il complesso che oggi ammiriamo ha subìto, nel tempo, numerosi interventi e passaggi di proprietà che si sono succeduti fino al 1825, anno in cui la famiglia dei Da Schio ne prese il possesso che dura tuttora. Dal 1976, la cura dell’Eremo di San Cassiano è affidata al Club Speleologico Proteo di Vicenza che, oltre a occuparsi della manutenzione, ogni prima domenica del mese provvede alla sua apertura per le visite.
Ripercorrendo la stessa via, torniamo all’impluvio della Valle San Rocco, dove ritroviamo il sentiero n. 4 con il quale proseguiamo verso destra, in direzione sud-est.
Presto incontriamo un bivio dove, pur senza indicazioni, deviamo a sinistra per raggiungere in pochi minuti il Ricovero del Broion e, appena più avanti, dopo alcuni gradini, la Grotta del Broion. Fra le due caverne si apre, con un ingresso più piccolo, il Buso Doppio del Broion, ulteriore cavità carsica formatasi come le altre nell’Oligocene (epoca geologica compresa fra 34 e 23 milioni di anni fa, circa). In questi antri sono stati ritrovati resti scheletrici dell’orso delle caverne e tracce del passaggio di cacciatori riferibili a un periodo compreso fra i 100.000 e 40.000 anni fa, circa (Paleolitico medio).
Rientrati al bivio, riprendiamo il sentiero n. 4 che in lenta discesa, aggirata un’ampia piana coltivata, ci riporta fra le case di Lumignano e, quindi, al punto di partenza (m 20, 5 h 30’).
Note:
Principali motivi di interesse: Le scogliere calcaree ricche di grotte naturali (“covoli”); la panoramica cima del Monte alla Croce; i castagneti della Valle San Rocco; il selvaggio canyon allo sbocco della Valle San Rocco; l’Eremo di San Cassiano; la Grotta del “Broion”.
Partenza/Arrivo: Colli Berici, Lumignano, frazione di Longare (VI);
Difficoltà: E, escursionistica per tutti;
Disivello: 300 m salita e discesa;
Quota massima: 250m;
Quota di partenza: 20m;
Durata: 5 h 30’ inclusa la visita guidata all’eremo;