Gruppo Montagna Mario Belle'
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25 Maggio 2025: Asiago, Monte Fior
Ritrovo
Partenza dalla sede alle ore 7.00. Punto di partenza dell’escursione è il parcheggio dell’area sciistica Gallio 2000 (Melette). Per raggiungerlo, dal centro di Gallio si prosegue per 350 metri in direzione di Foza (tabelle), dopo di che, svoltando a sinistra (tabella), si imbocca una strada asfaltata che in 4 km porta all'ampio parcheggio sopra citato (m 1430).
Escursione
Nella parte sud del parcheggio imbocchiamo una stradina bianca che, sfiorando la stazione a valle della seggiovia, si dirige verso est in leggera salita. In circa 40 minuti raggiungiamo la panoramica sella dove sorgono la Malga Meletta Ristecco e il Rifugio Relax & Gourmet (m 1630). Dopo aver ammirato le montagne che fanno da corona a questo magnifico luogo, proseguiamo sempre verso est e, con alcune svolte della carrabile, perdiamo un po’ di quota (circa 60 m), ignorando un paio di deviazioni sulla sinistra. Giunti al bivio di Bocchetta Slapeur (m 1606, tabelle), la comitiva si divide in due gruppi: il GRUPPO A affronta il giro completo, mentre il GRUPPO B segue il percorso ridotto.
GRUPPO A (percorso completo)
Seguendo le indicazioni per Malga Slapeur, deviamo a sinistra e in pochi minuti arriviamo a un bivio con un monumento dedicato sia ai caduti italiani sia a quelli bosniaci, che nella Grande Guerra combattevano a fianco degli austro-ungarici. Da qui seguiamo il sentiero CAI n. 861, che ci invita a deviare ancora a sinistra (est), in direzione della Selletta Stringa (tabelle). Oltrepassata la vicina Malga Slapeur (m 1628), proseguiamo su sentiero verso l’evidente Monte Fior, accompagnati dai caratteristici segnavia bianco-rossi.
Giunti alle pendici del monte, intercettiamo il sentiero proveniente dalla Città di Roccia e lo imbocchiamo deviando a sinistra. In leggera salita, la traccia – sempre ben segnalata – aggira da nord il Monte Fior fino a raggiungere la Selletta Stringa (m 1731), piccolo valico circondato da trincee che separa il Castelgomberto dal Monte Fior. Un pannello didattico e un paio di lapidi riassumono gli eventi bellici che, più di un secolo fa, ebbero questo luogo come teatro.
Ora il sentiero n. 861, su terreno aperto, piega a destra (sud-ovest, tabella) e inizia a salire verso la vetta del Monte Fior (m 1824), che raggiungiamo in una ventina di minuti, costeggiando più volte trincee e postazioni in galleria scavate dai nostri soldati. Sulla piatta cima, un belvedere offre un panorama circolare su tutto l’Altopiano di Asiago e verso Cima d’Asta, Dolomiti di San Martino, Lagorai, Vette Feltrine e Monte Grappa. Quattro pannelli ci aiutano a dare un nome a tutte le cime visibili da questo punto straordinario.
Camminando comodamente lungo la dorsale, raggiungiamo presto la sommità del Monte Spil (m 1808) per poi scendere alla vicina Malga Montagnanova, dove ci fermiamo per il pranzo al sacco (m 1724, 4 h).
Dopo la sosta, restiamo sul sentiero n. 861 che, in pochi minuti, ci porta ad affacciarci dall’alto sulla Città di Roccia. Una breve discesa ci conduce al cospetto di questa meraviglia naturale, creata dall’azione millenaria del carsismo e dall’alternarsi dei cicli di gelo e disgelo. Eleganti torri e “libri” di roccia di rosso ammonitico si susseguono alle pendici occidentali del Monte Fior per oltre un chilometro, lungo il quale è impossibile non fermarsi a scattare fotografie (nota: il rosso ammonitico è una roccia sedimentaria calcarea di origine marina, di colore rosso per la presenza di ossidi di ferro, contenente frammenti fossili come conchiglie di ammoniti e altri organismi marini).
Terminato il giro attorno al Monte Fior, scendiamo lungo il sentiero dell’andata (tabella), raggiungiamo Malga Slapeur (m 1628) e l’omonima bocchetta (m 1606), da cui rientriamo al punto di partenza seguendo il percorso effettuato dal Gruppo B.
GRUPPO B (percorso ridotto)
Al bivio teniamo la stradina di destra (CAI n. 858, tabella) diretta a Malga Meletta Davanti. In circa mezz’ora, su terreno aperto e panoramico, arriviamo alla malga, composta da lunghe stalle e da due edifici ristrutturati ad uso abitativo (m 1693). Il panorama verso il Monte Fior, il Monte Grappa, parte della pianura e la conca di Asiago è davvero magnifico.
Proseguiamo ora lungo il tratturo diretto a nord e, camminando sul facile crinale prativo, giungiamo al monumento eretto alla memoria tenente ventunenne Raffaele Stasi, caduto durante la Grande Guerra e medaglia d’ro al valore militare. Da qui, continuiamo in leggera e comoda salita fino a raggiungere il punto più alto del nostro percorso (m 1730), dove è previsto il pranzo al sacco. Dopo la pausa, scendiamo parallelamente all’impianto di risalita fino a raggiungere la sella con Malga Meletta Ristecco e il Rifugio Relax & Gourmet (m 1630), già vista in precedenza. Da questo punto, rientriamo al punto iniziale seguendo a ritroso la via dell’andata.
Principali motivi di interesse: Gli ampi panorami; le opere militari della Grande Guerra sul Monte Fior; la Città di Roccia; le malghe Meletta Ristecco, Slapeur, Montagnanova e Meletta davanti.
ALTOPIANO ASIAGO |
Percorso ridotto (B) |
Percorso completo (A) |
DISLIVELLO |
m 390 |
m 650 |
QUOTA MAX |
m 1730 (Meletta di Gallio) |
m 1824 (Monte Fior) |
DURATA |
4 h 30’ |
7 h 30’ |
DIFFICOLTÀ |
E |
E |
LUNGHEZZA |
9 km (accorciabile) |
16 km |
CARTINA: Tabacco n. 050, scala 1:25000 |
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25 Maggio 2025: Da San Candido a Brunico in bicicletta
Foto lungo il percorso
Ritrovo
Partenza dalla sede alle ore 6.00, con destinazione San Candido
Percorso in bicicletta
Lunghezza 35 km circa
Si parte da San Candido 1221 mt.
Si arriva a Brunico 791 mt.
Il percorso non è banale, ci sono delle belle salitelle però per la maggior parte del percorso è in discesa.
Occorre fare attenzione ai tratti di strada dove ci possono essere anche le auto, ai molti ciclisti presenti lungo il tracciato specie nella corsia opposta, ma soprattutto ai tratti in discesa nei quali occorre avere un buon controllo della velocità.
Il caschetto non è obbligatorio comunque si può portare da casa.
Il pranzo lo faremo al sacco e molto probabilmente si farà in centro a Valdaora di Mezzo, per chi vuole li ci sono dei bar e ristoranti.
Mediamente per percorrere l'itinerario previsto si impiegano 2.30/3.00 ore, abbiamo a disposizione 5 ore, pertanto si puòfare il tragitto in tranquillità, ci si può fermare a fare foto, il paesaggio merita.
L'arrivo è alla stazione dei treni di Brunico dove si riconsegnano le bici.
San Candido - Brunico |
Note |
QUOTA MAX |
m 1221 (San Candido) |
QUOTA MIN |
m 791 (Brunico) |
DIFFICOLTÀ |
Percorso prevalentemente in discesa, non banale. Qualche salitella. Ciclabile molto frequentata, da prestare attenzione agli altri ciclisti. |
LUNGHEZZA |
35 km |
DURATA |
2 ore 30' - 5 ore |
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5-8 Giugno 2025: Umbria, via di San Francesco
Ritrovo
Partenza dalla sede alle ore 6.00
Programma: Via di San Francesco
5 Giugno2025: PRIMO GIORNO · SANTUARIO LA VERNA - DA PIEVE DI S. GIOVANNI A GUBBIO (10 KM).
Foto lungo il percorso
6 Giugno 2025: SECONDO GIORNO · ASSISI - DA VALFABBRICA AD ASSISI (15 KM)
Foto lungo il percorso
7 Giugno 2025: TERZO GIORNO · SPELLO - DA ASSISI A SPELLO (17 KM).
Foto lungo il percorso
8 Giugno 2025: QUARTO GIORNO · visita guidata a PERUGIA
Foto lungo il percorso
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11 Maggio 2025: Monte Grappa, Bosco degli Eroi
Ritrovo
Partenza dalla sede alle ore 7.00, con destinazione Albergo Forcelletto sul massiccio del Grappa, dove avrà inizio la nostra escursione. Dall’Albergo Forcelletto, l’escursione si sviluppa in un ambiente ricco di storia e natura: si cammina tra splendidi boschi, ampi pascoli e suggestive testimonianze della Grande Guerra. Lungo il percorso si incontrano trincee, gallerie, lapidi commemorative e luoghi simbolici come Ca’ Tasson, dove si racconta che i soldati italiani e austroungarici si scambiassero sigarette durante le tregue. Numerose sculture lignee, disseminate lungo il cammino, evocano i sentimenti, le emozioni e le frustrazioni vissute dai soldati, mentre pannelli didattici arricchiscono l’esperienza.
Oltrepassata la località Ca’ Tasson, la comitiva si dividerà in due gruppi:
Percorso lungo
Si prosegue fino alla ristrutturata Malga Cason dei Lebi e si raggiunge la Croce dei Lebi, lungo la panoramicissima Alta Via degli Eroi (A.V. n. 8), con spettacolari vedute sull’Altopiano di Asiago, Lagorai, Pale di San Martino, Vette Feltrine e Val delle Mure. Dopo un tratto di cresta tra antiche trincee, si scende a Malga Valpore di Cima (bivacco e sosta pranzo). Si continua verso il Rifugio Valpore (Centro Didattico Ambientale), si visita un tipico fojarolo restaurato, e infine si attraversa un bel sentiero boschivo che conduce alla pittoresca chiesetta di Santa Maria Assunta, in splendida posizione panoramica. Da qui si rientra al punto di partenza.
Percorso corto
Dal bivio si scende dolcemente nella Val dei Pez, raggiungendo un’area di sosta attrezzata per il pranzo al sacco. Successivamente si risale alla chiesetta di Santa Maria Assunta e, come il gruppo A, si rientra al punto di partenza.
MONTE GRAPPA |
Percorso ridotto (B) |
Percorso completo (A) |
DISLIVELLO |
m 175 |
m 480 |
QUOTA MAX |
m 1420 (Ca’ Tasson) |
m 1571 (Croce dei Lebi) |
DURATA |
4 h 30’ |
7 h 30’ |
DIFFICOLTÀ |
E |
E |
LUNGHEZZA |
9,5 km (accorciabile) |
16 km |
CARTINA: Tabacco n. 051, scala 1:25000 |
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27 Aprile 2025: Lessinia, sentiero Malghe Alte.
Foto lungo il percorso
Ritrovo
Partenza dalla sede alle ore 06.30, si prende a Signoressa la SPV Strada Pedemontana Veneta, in direzione Milano, si esce dalla A4 a Verona Est, da qui si prosegue seguendo le indicazioni per Bosco Chiesanuova, Grezzana e poi Erbezzo, Passo delle Fittanze.
La zona del parco della Lessinia è caratterizzata da una particolare varietà di percorsi, uno di questi, tra i più interessanti, è l’escursione ad anello che parte da Passo Fittanze e arriva al Rifugio Castelberto, che ha come filo conduttore la conoscenza di alcune malghe tipiche. La catena del Baldo è predominante, ma lo sguardo spazia anche dalla Presanella al Brenta, dai monti Trentini fino al Carega.
A piedi, percorso lungo
Dal passo delle Fittanze (m.1390) imbocchiamo tutti assieme il sentiero “Dei Ladri” alla sinistra affianco alla vicina Malga Fittanza, raggiungiamo e oltrepassiamo la recinzione e prendiamo la carrareccia che delimita il bosco. Poco dopo superiamo e proseguiamo diritti un bivio che sale a Malga Lavacchietto e Campo Retratto, scendiamo leggermente, ed entriamo nel bosco. (* Deviazione Giro Corto, qui il gruppo si divide)
Il restante del gruppo continua diritto nella careggiata e continuiamo per il percorso lungo in salita su carrareccia alla destra fino alla Malga Lavacchione (m.1405), ubicata in splendida posizione con magnifico panorama sul Baldo, l’Altissimo, le Cime del Bondone e le cime dell’Adamello e del Brenta.
Riprendiamo la carrareccia dietro alla malga e, con salita costante, usciamo dal bosco e raggiungiamo il magnifico altopiano dove sorge la Malga Revoltel (m.1500).
Proseguiamo dietro la malga, passando tra affioramenti di rosso ammonitico, e nei pressi di una pozza e di un cippo di confine attraversiamo una recinzione e ci inoltriamo sulla carrareccia che sale alla Malga Coe di Ala (m.1700 ca). Da qui raggiungiamo la strada che, tenendo la sinistra, ci conduce al Rifugio Castelberto (m. 1767). Dal belvedere si gode un panorama grandioso sul Baldo, la catena dell’Adamello, Cevedale, Pasubio, gruppo del Carega.
Scendiamo verso sud, passando accanto alla Malga Pidocchio di sopra, dove si potranno visitare le trincee della Grande Guerra, e poco dopo raggiungiamo Malga Lessinia (m.1617).
Scendiamo ancora fino alla strada asfaltata e, dopo pochi metri, al bivio del Pidocchio, nei pressi della Pozza Morta, deviamo a destra e raggiungiamo la Malga Roccopiano (m.1501).Scendiamo nella valletta davanti alla malga e, seguiamo il sentiero che ci riporta a Malga Fittanza e al parcheggio di Passo Fittanze.
Località di partenza e arrivo: Passo Fittanze (m 1390)
Tempo di percorrenza: h.6 soste escluse: - Dislivello: m.550 +/-
Lungh. del percorso: Km. 16 circa - Difficoltà: E
Pranzo: al sacco (Ristoranti aperti al Rifugio Castelberto e Malga Lessinia, ma di solito molto affollati).
A piedi, percorso corto
Si parte dal passo delle Fittanze tutti assieme. Dal sentiero, giunti ad una deviazione (* Deviazione Giro Corto) si segue il sentiero che si trova a destra, si prosegue per il sentiero “Vajo delle Cisterne” che si inerpica dolcemente verso Malga Lavacchietto e successivamente Malga Campo Retratto affinche’ si raggiunge una stradina bianca e in quell’occasione si gira alla SX per raggiungere, poco distante, Malga Lessinia dove ci puo’ incontrare con il giro lungo al loro rientro.
Località di partenza e arrivo: Passo Fittanze (m 1390)
Tempo di percorrenza: h.3 soste escluse - Dislivello: m.320 +/-
Lunghezza del percorso: Km. 9,5 ca. - Difficoltà: E
Pranzo: al sacco (Malga Lessinia, ma di solito molto affollati).
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13 Aprile 2025: Anello di Polcenigo con le sorgenti del Gorgazzo e del Livenza
Foto lungo il percorso
Ritrovo
Partenza dalla sede alle ore 07.30, si prende a Signoressa la SPV Strada Pedemontana Veneta, la A27 fino a Conegliano e poi la A28 fino a Sacile Est. Da qui poi seguiamo le indicazioni per Polcenigo, piccolo centro in provincia di Pordenone. Si arriva al parcheggio di via Livenza in centro a Polcenigo e dal parcheggio ha inizio la nostra escursione. In centro ci sarà la possibilità di fare una breve sosta per la colazione nei bar aperti.
A piedi
Dal parcheggio si va verso il centro. Si prende via Roma fino ad arrivare a Piazza Madonna. Da qui si imbocca via San Giacomo e, arrivati alla chiesa di San Giacomo, si svolta a sinistra, seguendo il sentiero che conduce al Castello. Dal Castello si torna indietro per un centinaio di metri, poi si prende il sentiero a sinistra che scende attraverso un bosco, fino a imboccare una stradina (via Fratte). Si prosegue lungo un sentierino che porta ad attraversare la strada provinciale Pedemontana SP29. Attraversata la provinciale, si imbocca vicolo Fossal fino al bivio con via Spinet. Si svolta a destra e si prosegue fino a via Sorgente, da cui si raggiungono le sorgenti del Gorgazzo. Dalle sorgenti si torna indietro e si prende un sentiero che corre a mezzacosta, a nord del paese di Coltura. Attraversato il paese, si prosegue su via San Michele fino a incrociare un sentiero sulla sinistra (indicazioni presenti su un albero con segnavia). Si segue il sentiero in mezzo al bosco, si supera il greto di un torrente e si scende fino a riattraversare la provinciale, giungendo alla località “La Santissima” (sito UNESCO). Da qui si oltrepassa un bellissimo capitello dedicato a San Francesco, si passa davanti al Santuario della Santissima Trinità e si arriva alla Santissima, sorgente maggiore del fiume Livenza. Si cammina poi su sentieri con passerelle e ponticelli in legno, fino a incrociare una stradina (via Santissima), che si segue fino a un ponte che attraversa il Gorgazzo. A questo punto, il gruppo che fa il giro corto svolta a sinistra, mentre il gruppo che fa il giro lungo prosegue a destra. Chi prosegue per il giro lungo, dopo il ponte, si addentra in un bosco e risale verso la località Musil. Il sentiero aggira il Col Molletta: lo percorriamo, superiamo l’agriturismo La Luna e il Falò e imbocchiamo la strada che porta al Colle San Floriano. Seguiamo il sentiero, che prevede anche un tratto in sottobosco, fino a raggiungere il colle, dove si trova un’area picnic ideale per la pausa pranzo. Da San Floriano si tiene la sinistra e si prende un sentiero molto ripido che scende nel bosco, fino ad arrivare al torrente Gorgazzo. Si prende nuovamente il sentiero a sinistra, costeggiando il torrente, fino a raggiungere il ponte dove, all’andata, i due gruppi si erano separati per i percorsi corto e lungo. Attraversato il ponte, si svolta a destra, costeggiando ancora il Gorgazzo. Si imbocca una stradina a sinistra, si raggiunge un bivio e si prende la strada denominata “Via Livenza”. Si prosegue lungo il sentiero fino ad arrivare alla fine dell’escursione.
Nota:
Percorso in una zona nuova per il nostro gruppo.
Principali motivi d’interesse
Il paese di Polcenigo (piccolo borgo friulano con il suo castello e la chiesa di San Giacomo), la sorgente del torrente Gorgazzo, il paesino di Coltura, la località “La Santissima” (sito UNESCO), le sorgenti del fiume Livenza e il colle di San Floriano.
Percorso lungo |
|
DOVE |
Polcenigo (PN) |
DISLIVELLO |
S/D 230m |
DIFFICOLTÀ |
EE percorso escursionistico. |
LUNGHEZZA |
13 Km circa |
DURATA |
6.30 circa comprese le soste |
CARTOGRAFIA |
carta Tabacco 012 ALPAGO-CANSIGLIO-PIACAVALLO-VALCELLINA |
Percorso corto |
|
DOVE |
Polcenigo (PN) |
DISLIVELLO |
S/D 100m |
DIFFICOLTÀ |
E percorso escursionistico per tutti. |
LUNGHEZZA |
9 Km circa |
DURATA |
4.30 circa comprese le soste |
CARTOGRAFIA |
carta Tabacco 012 ALPAGO-CANSIGLIO-PIACAVALLO-VALCELLINA |
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PRO LOCO COMUNALE DI TREVIGNANO
REGOLAMENTO PER LE ESCURSIONI GRUPPO MONTAGNA
- Il Gruppo propone un congruo numero di escursioni annuali, per le quali studia attentamente i percorsi, le difficoltà, i tempi di percorrenza e, se possibile, compie anche un’escursione preventiva, per fornire a chi desidera parteciparvi le informazioni che consentano loro di valutare, con autonomia e piena responsabilità, se il percorso sia o meno adatto alle loro capacità. Prima dell’escursione il Gruppo fornisce ai partecipanti anche una mappa con la descrizione dei vari percorsi possibili. Per ogni escursione uno o più coordinatori esperti si mettono a disposizione dei partecipanti per fornire tutte le indicazioni necessarie, senza però assumere il ruolo di guida.
- Il Gruppo, nel proporre le escursioni, adotta ogni precauzione e ogni attenzione per garantire ai partecipanti la massima sicurezza e tutelarne l’incolumità. Chi decide di accettare la proposta e di partecipare all’escursione, però, con il solo fatto di aderirvi, dichiara di essere consapevole dei rischi che da essa possono derivare ed esonera la Pro Loco di Trevignano da ogni responsabilità, civile e penale, per infortuni che venissero a verificarsi durante le escursioni.
- Tutti i partecipanti devono dotarsi di una adeguata assicurazione per eventuali incidenti, comprensiva di elisoccorso. In mancanza di tale assicurazione non sarà possibile partecipare alle escursioni del Gruppo. Si suggeriscono quella del CAI o quella di Dolomiti Emergency.
- Alle escursioni può partecipare solo chi abbia versato la quota prevista come anticipo per le spese generali. I minori possono partecipare se accompagnati da un adulto che se ne assuma esplicitamente la responsabilità.
L’iscrizione alle escursioni, quando sia prevista la partecipazione alle spese ed ogni volta che i coordinatori lo richiedano, deve essere fatta di persona, con il conseguente versamento della quota di partecipazione, che non è rimborsabile, salvo il caso di non effettuazione dell’escursione. - Per le escursioni per cui non è previsto il versamento anticipato della quota, è possibile disdire la prenotazione con almeno tre giorni di anticipo. Dopo tale termine il socio è comunque tenuto a corrispondere al Gruppo la quota di partecipazione prevista.