5 Luglio 2015 - Cresta del Frate

 Foto lungo il percorso

 

Programma

Partenza dalla sede alle ore 6.30 in direzione Strigno, in Valsugana, si seguono le indicazioni per il ristorante "il Crucolo". Superato di qualche chilometro il locale, si arriva in località Tedon (m 1380) dove, presso un ponticello di legno dotato di segnaletica CAI-SAT si parcheggia la macchina. In tutto, da Strigno, sono 10 Km di buona strada asfaltata.

Escursione

L'escursione che ci accingiamo a descrivere è una lunga traversata che partendo da Tedon, in alta Val Campelle, raggiunge Castel dei Corni, nel Tesino. Caldenave, Forcella Ravetta, Forcellon di Rava, Forcella Tombolin (con deviazione agli "Scaloni"), Cresta del Frate, "Il Frate", Forcella Fierollo, Lago di Mezzo e l’enorme Val di Rava sono i punti salienti del giro. Si tratta di un percorso impegnativo dal punto di vista fisico, ma estremamente appagante e ricco di emozioni per la bellezza e il significato storico dei luoghi che attraversa.

Da Tedon (m 1380) seguiamo il sentiero n.332 che costeggia per buona parte del percorso il rio con le sue piacevoli e rumorose cascatelle. Superato facilmente un ultimo tratto ripido, il sentiero raggiunge una valle molto aperta dove ritroviamo lo spumeggiante torrente incontrato in salita che ora, con le sue anse, solca silenzioso una magnifica radura. Siamo nella Val di Caldenave inferiore. Sicuramente uno dei posti più belli e rilassanti che si possano incontrare nei Lagorai. Ora puntiamo al Rifugio Claudio e Renzo (o Rif. Caldenave) che raggiungiamo in dieci minuti (m 1790, 1h 10').
Anche qui, ancora una sorpresa. Oltre la costruzione si apre un'altra valle simile a quella appena percorsa che si estende fino alle pendici dei Monti Caldenave e Orsera. Proseguendo col n.332, attraverso un ampio canalone detritico che termina con una faticosa rampa, arriviamo a Forcella Ravetta (m 2219, 2h 30').
Qui il panorama si apre sulla sottostante Valle di Rava, mentre in lontananza verso est  si individuano la Cima di Rava, il Tombolin di Rava e la Cresta del Frate, dove passeremo più tardi.
Dalla Forcella Ravetta seguiamo il n.332B che, con un lungo tratto in costa verso oriente e una breve risalita, raggiunge il Forcellon di Rava (m 2397, 3h 45'). Il passo è sovrastato dalla cima omonima che, elegante, si eleva ai margini di un laghetto dalle acque limpidissime. Il segmento di sentiero appena percorso, si caratterizza per gli amplissimi panorami e per la magnifica veduta del Lago Grande che, in basso a destra, accompagna lungamente il nostro cammino.
Ora, col n.328, in ripida discesa arriviamo alla Forcella Tombolin (m 2340, 4h). Sul lato nord del piccolo valico, alcuni ometti (cumuli di pietre) indicano il la via per raggiungere gli "Scaloni", già visibili dalla forcella .
Queste opere militari italiane della Prima Guerra Mondiale meritano sicuramente una deviazione; si tratta di gradinate scavate nella roccia granitica che, dotate di alcune corde metalliche, conducono a interessanti punti di osservazione e a diversi camminamenti in trincea. Nel punto sommitale il panorama si apre magnifico sui sottostanti laghi Primo e di Mezzo e verso la Cresta del Frate, ormai prossima.
Ritornati sulla Forcella Tombolin, ci concediamo un’adeguata sosta per il pranzo al sacco. Dopo la pausa, abbandoniamo il n.328, che scende al Lago Grande, e proseguiamo col n.366B verso il Frate e la Forcella Fierollo. Perdiamo una trentina di metri di quota dopodiché, per belle cenge militari, rimontiamo pareti di roccia quasi verticali fino a raggiungere la Cresta del Frate, che si caratterizza per alcuni passaggi in trincee alte e strette e per le improvvise aperture panoramiche.
In breve siamo al monolite alto una trentina di metri con la forma di un frate in preghiera: "Il Frate", appunto (m 2350, 5h 15’). Sarà la forma di quell’enorme pietra o il panorama sui laghi sottostanti o il ricordo dei soldati italiani che cento anni fa calpestarono questo suolo, oppure tutte queste cose insieme, ma qui un brivido corre lungo la schiena. Il luogo è davvero emozionante!
Lasciato a malincuore questo magico posto, prima col n.366B e poi col n.366 scendiamo alla Forcella Fierollo (m 2244) e quindi al Lago di Mezzo, ameno specchio d’acqua vicino alla Malga Rava di Sopra (m 2030).
L’edificio, ben ristrutturato di recente, è in parte adibito a bivacco dove, in caso di necessità, si può trovare un sicuro e confortevole riparo.
Proseguendo col sentiero n.366, scendiamo nella sottostante Val di Rava. Dopo aver attraversato a guado alcuni gorgoglianti ruscelli, intercettiamo la traccia n.332, con la quale raggiungiamo l’ampio altopiano della Malga Ravetta di Sotto (m 1830). La costruzione, in stato di abbandono, è circondata da lussureggianti prati cosparsi di numerosi cumuli regolari di pietre, raccolte in passato dai pastori per rendere più fruibile l’alpeggio.

Poco oltre, ad un bivio, seguiamo a sinistra il n.365 in direzione di Fierollo (tabelle). In una ventina di minuti siamo sul Ponte di Rio Gallina (m 1671), nei pressi del quale sorge un bellissimo e ampio bivacco, anch’esso ottimamente restaurato come il precedente. Con modesti saliscendi arriviamo nei pressi della Malga Fierollo di Sotto (che rimane leggermente più in alto rispetto a noi) e proseguiamo per Spiado.
Dopo circa un quarto d’ora, abbandoniamo il n.365 per deviare a destra lungo una comoda forestale con la quale, dolcemente, perdiamo quota e arriviamo a Castel dei Corni. Presso il Campeggio Lagorai ci attende la corriera (m 1260, 9h).

 

Note

Quello appena descritto rappresenta il percorso completo mentre, se qualcuno lo desidera, c’è la possibilità di ridurre l’impegno fisico con un percorso ridotto che scende direttamente in Val di Rava. Oltrepassata la Forcella Ravetta, infatti, una deviazione non segnalata consente di raggiungere, senza guadagnare ulteriormente quota, il Lago Grande e poi il Lago di Mezzo, dove i due gruppi potranno ricongiungersi. Con questa scelta, però, si perde la visita agli “Scaloni” e al “Frate”.

Principali motivi di interesse: le due piane di Caldenave; gli “Scaloni” del Tombolin; la Cresta del Frate; il Frate; lo spettacolare ambiente granitico del Gruppo Rava; i tre laghetti dell’alta Val di Rava; le Malghe Rava di sopra e Ravetta di sotto; gli ampi panorami; la fioritura dei rododendri (fine giugno-primi di luglio).

 

Difficoltà: Percorso completo EE, Percorso ridotto E;

Dislivello: s/d Percorso completo 1250 m, s/d Percorso ridotto 950 m;

Tempo di percorrenza: Percorso completo 9 ore circa, Percorso ridotto 7 ore.