7 Ottobre 2018 - Eremo degli Olivetani e giro del monte Venda

(Tratto dal libro “Guida ai Sentieri Natura del Veneto” di Ennio Poletti)

 

Foto lungo il percorso

Programma

Partenza ore 7.30 dal piazzale della sede. L’escursione parte dal Passo Roverello (m 260), situato a ovest di Galzignano Terme (PD). Alla rotonda situata di fronte al Municipio del paese suddetto, si seguono le indicazioni per Cinto Euganeo per arrivare, dopo 4,5 km, al punto di partenza.

Escursione

Imboccata la Via Roccolo, percorriamo 500 metri di stradina asfaltata per poi deviare a sinistra lungo un viottolo erboso che, in breve, ci porta alla Casa Marina, Laboratorio di Educazione Ambientale e Centro Visite del Parco Regionale dei Colli Euganei.

Presso la struttura si può ricevere materiale informativo e, eventualmente, usufruire di un bar dotato di ampi spazi e di servizi igienici.

Da qui, procediamo verso sud-ovest per 250 metri lungo la strada asfaltata (segnavia CAI n. 9) fino a trovare alla nostra destra (nord-ovest) la deviazione per il sentiero n. 4, denominato “G. G. Lorenzoni”, che seguiremo nella prima parte dell’itinerario.

Dopo una decisa salita iniziale, lasciata a sinistra la ripida scorciatoia che conduce al Monastero degli Olivetani (tabella), proseguiamo verso la stessa meta con un percorso alternativo (tabella) che sale al Monte Venda dal più agevole fianco nord-orientale.

Camminando piacevolmente e senza perdere di vista i segnavia bianco-rossi con il n. 4, aggiriamo il colle suddetto e, all’interno di un bel bosco in gran parte colonizzato da castagni e farnie, guadagniamo lentamente quota fino a raggiungere una biforcazione del sentiero con alcune tabelle (m 540, 1h 15’). Il ramo che scende a destra (nord) reca l’indicazione “n. 4 Case Brombolina”, mentre quello che prosegue reca la scritta “n. 4 Olivetani”. Noi ora proseguiamo in quest’ultima direzione, riservando l’altra per il completamento del giro, una volta visitato il Monastero degli Olivetani.

Dopo una decina di minuti, il nostro sentiero e la scorciatoia citata all’inizio si riuniscono in un’unica traccia che, superato un tratto ripido con scalini affiancati da staccionate, accede alla piana con i ruderi del complesso monastico poc’anzi ricordato (m 560, 1 h 40’).

La prima presenza di religiosi sul Venda risale alla fine del XII secolo, mentre è solo alla fine del XIV secolo che il monastero, sotto l’impulso della congregazione benedettina degli Olivetani, acquistò vigore spirituale ed economico.

La vita serena del convento durò fino al 1771, quando la Repubblica di Venezia, ormai alla fine della sua millenaria storia, imponendo il trasferimento dei monaci e la vendita dei loro possedimenti, di fatto decretò la fine dell’esperienza monastica del Venda.

Oggi, del complesso religioso possiamo ammirare la cripta, restaurata e riaperta nel 2016, i resti della soprastante chiesa di San Giovanni Battista, la torre campanaria, anch’essa restaurata, e i ruderi di numerosi ambienti dove i monaci conducevano la loro vita.

Magnifico il panorama verso meridione, dove i Colli Euganei cedono lentamente spazio alla pianura veneta.

Ritornati per la stessa via alla biforcazione del sentiero n.4 situata a 540 metri di quota (già ricordata in precedenza), iniziamo la discesa verso “Case Brombolina”.

Con una mulattiera a tratti lastricata, caliamo lungo il versante nord-orientale del Venda e, superata una piccola area di sosta, in ambiente umido giungiamo a intersecare la strada asfaltata che sale da Castelnuovo. Qui andiamo a sinistra (ovest) e, percorsi 150 metri di strada, presso un tornante nuove tabelle ci invitano a deviare a destra lungo la prosecuzione del sentiero n. 4 (m 446, loc. “Case Brombolina”).

Con qualche saliscendi, superiamo il “Crinale Carpanè” (m 423, tabella) e, arrivati a un bivio, abbandoniamo il “Sentiero G. G. Lorenzoni” n. 4 per seguire a destra l’indicazione di una tabella che segnala il collegamento con il “Sentiero del Venda” n. 9 (m 450, 2 h 45’).

Su terreno a tratti sconnesso, perdendo un centinaio di metri di quota arriviamo a uno slargo circondato da castagni, carpini e frassini che si apre nei pressi di una cava dismessa (tabella).

Qui inizia il sentiero n. 9 con il quale, proseguendo piacevolmente in piano verso sud-ovest, percorso circa 1 km arriviamo al Laghetto dei “Maronari”, piccolo specchio d’acqua circondato da magnifici esemplari di castagni plurisecolari dai tronchi enormi (m 350, 4 h).

Da qui, seguendo verso est il sentiero n. 9, con il panorama quasi costantemente aperto verso i monti Marco, Brecale e Fasolo, rientriamo al punto di partenza (m 310, 5h 45’).

Note:

Principali motivi di interesse: La ricca vegetazione, con particolare riferimento alla presenza di castagni, farnie, robinie e carpini; i castagni plurisecolari che circondano il Laghetto dei “Maronari”; il complesso del medievale Monastero degli Olivetani; gli arbusti di macchia mediterranea, particolarmente diffusi nel versante sud del Monte Venda; gli amplissimi panorami.

Partenza/Arrivo: Colli Euganei, Passo Roverello (m 260), (PD);

Quota massima: 560m;

Difficoltà: E, escursionistica;

Disivello S/D: 350m salita/discesa;

Durata traversata: 5 ore e 30', comprese le soste;

Lunghezza: 13 km circa;

Cartografia: Tabacco n. 60, scala 1:25000.