21 Ottobre 2018 - Traversata da monte Pizzoc a Campon

 

Foto lungo il percorso

Programma

Partenza ore 7.30 dal piazzale della sede. Raggiunta la parte sud dell’abitato di Vittorio Veneto, presso una grande rotonda si trovano le indicazioni per il Cansiglio. Giunti in quota, si oltrepassa di circa 800 metri il Passo Crosetta per poi deviare a sinistra (Via Monte Pizzoc, tabella) per il rifugio suddetto, che si raggiunge dopo 7 km di buona stradina asfaltata (m 1550).

Escursione

Dal parcheggio, avanziamo verso nord-ovest lungo la stradina che, sfiorando il Rifugio Vittorio Veneto, si dirige verso le Casere Pizzoc. Dopo alcune centinaia di metri, deviamo a sinistra su un crinale prativo che permette di accedere al percorso di cresta con il quale, attraverso spettacolari panorami sulla Val Lapisina, ci avviciniamo al Monte Millifret.

Entrati in un bel bosco di faggi, aggiriamo da sud-est la sommità del rilievo suddetto per poi iniziare a calare verso il Pian de la Pita. Ignorando la deviazione a destra (est) che, seguendo il greto del Torrente Vallorghet, permette di scendere verso Pian del Cansiglio, proseguiamo piacevolmente in piano fino al bivio per il Bivacco Pian de la Pita (tabelle). Con il sentiero CAI n. 1046, in pochi minuti arriviamo al bivacco anzidetto (m 1483, 1 h 30’), dalla cui panoramica posizione possiamo ammirare il sottostante Lago di Santa Croce e, in lontananza, alcune importanti cime dolomitiche fra le quali spiccano l’Antelao, il Pelmo e il M.te Civetta.

Rientrati al bivio, attraverso una bellissima faggeta proseguiamo in dolce discesa verso nord-est e, usciti dalla vegetazione, accediamo agli spettacolari alpeggi (m 1400) della Casera Prese. L’insediamento rurale appare poco più avanti proiettato su un invidiabile sfondo di cime che, partendo dalle Pale di San Martino, include i Gruppi del Civetta, del Pelmo e dell’Antelao, per terminare con i più vicini monti dell’Alpago.

Seguendo una recinzione, arriviamo nei pressi della malga suddetta, dove troviamo alcune tabelle, fra le quali una ci indirizza verso nord in direzione della Malga Mezzomiglio (segnavia CAI n. 922a). Fra ampi panorami, superiamo la sommità del Monte Costa (m 1375), dove un monumento ricorda cinque partigiani uccisi dai nazisti il 31 agosto 1944, e caliamo a Malga Mezzomiglio (m 1270, 3 h), struttura agrituristica raggiungibile anche in auto da Farra d’Alpago. Qualche minuto a valle della malga deviamo a destra in direzione di Spert (tabella) e, superato l’impluvio vallivo di poche decine di metri, deviamo a sinistra seguendo una tabella che indica la direzione per “Palughet”. Senza più abbandonare il sentiero, arriviamo alla località suddetta dove, con la “Strada del Taffarel”, caliamo all’antico borgo cimbro di Campon, punto d’arrivo della traversata (m 1050, 4 h 30’).

 

Note:

Principali motivi di interesse: i prati ondulati delle Casere Pizzoc; le bellissime faggete interrotte qua e là da fasce di bosco colonizzate da conifere; il Bivacco Pian de la Pita; i panoramici pascoli di Casera Prese; il Monte Costa con il monumento ai partigiani caduti per mano dei nazisti; la Malga Mezzomiglio; gli ampi panorami.

Partenza/Arrivo: pressi del Monte Pizzoc (m 1550) / Campon (m 1050);

Difficoltà: E, escursionistica;

Disivello S/D: 100m salita/ 600m discesa;

Durata traversata: 4 ore e 30' - 5 ore, comprese le soste;

Cartografia:Tabacco n. 12, scala 1:25000.