22 Aprile 2018 - Mussolente: anello di San Zenone

 Foto Lungo il percorso

Programma

Partenza ore 08.00 dalla sede, con le macchine, per raggiungere Mussolente, punto di partenza dell’escursione. A Mussolente, alla rotonda della parte ovest dell’abitato, si gira verso nord e, dopo 50 metri, si entra nell’ampio parcheggio gratuito di Piazza della Vittoria, dove si lascia l’auto (m 130).

 

Escursione

Sul lato nord del parcheggio, un pannello illustra i sentieri che da questo punto si possono seguire. A noi interessa il n. 7 (“Sentiero delle Rorate”), dunque procediamo sul marciapiede in direzione del Monte Grappa (nord). Percorsi circa 400 m, presso la chiesa parrocchiale di Mussolente, attraversiamo la strada ed entriamo nel parco della Villa Negri-Piovene. Seguendo la segnaletica, per prati raggiungiamo il roccolo, interessante struttura arborea formata da carpini disposti a cerchio che in passato, integrata da reti, serviva per l’uccellagione.

Ripreso il cammino, con una breve salita arriviamo al Col del Gallo (m 184, 30’), dalla cui radura sommitale il panorama si apre, ampio, verso pianura veneta. Calati alla sottostante stradina asfaltata, proseguiamo fino a raggiungere, sul Monte Castellaro, il santuario della Madonna dell’Acqua (m 200, 55’), elegante edificio sacro del XVIII secolo eretto in posizione panoramica su antica fondazione medievale.

Tornando a seguire il n. 7, con il Monte Grappa e i paesi della pedemontana davanti, aggiriamo le verdi ondulazioni di un campo per l’addestramento dei cani da caccia fino a portarci sulla strada asfaltata che da Mussolente conduce a Borso. Percorsi pochi metri di asfalto verso sud, deviamo a sinistra (est) e attraversiamo con un ponticello il Torrente Volon che, proprio in questo punto, riceve le acque del Torrente Giaron.

Le preziose acque delle sorgenti carsiche del Monte Grappa, riunite qui in un unico ruscello, favorirono in tempi passati la nascita, lungo le sponde del Volon, di diversi mulini idraulici, i quali contribuirono in modo fondamentale allo sviluppo artigianale della zona.

Oltre il ponte, guidati dalle tabelle, rimaniamo sul sentiero n. 7 fino a raggiungere, dopo alcuni tornanti, la cima del Colle San Lorenzo (m 245, 2h 20’). Sulla sommità del rilievo, abbiamo l’opportunità di visitare opere militari della Grande Guerra perfettamente recuperate e di ammirare un ampio panorama che abbraccia la pianura veneta, i Colli Euganei, i Monti Berici e parte della Lessinia.

Qui, con chi sceglie il percorso più breve (A), con il sentiero n. 7 perdiamo un po’ di quota e arriviamo al Roccolo del Prete, monumento vegetale simile a quello già incontrato nel parco della Villa Negri-Piovene. Attraversata la stradina asfaltata che sale da Liedolo, proseguiamo sul lato opposto e, a un bivio successivo, teniamo la sinistra in direzione della Valle dei “Rori” (tabella). Il sentiero, dotato nei punti più ripidi di gradini di legno, penetra nella vegetazione e, serpeggiando piacevolmente fra imponenti alberi di rovere, perde rapidamente quota per poi accedere alle più morbide ondulazioni del fondovalle. Usciti su una stradina asfaltata (Via Ru), andiamo a destra (ovest) entrando fra le case di Mussolente. Superato il Mulino Guglielmini, opificio del 1800 ricavato da un’antica struttura del XIV secolo (tabella), in breve torniamo al punto di partenza (m 130, 3 h, 30’).

Con chi segue il percorso completo (B), dal Colle San Lorenzo camminando all’interno di una trincea ci immettiamo sul sentiero n.2 di San Zenone con il quale, fra opere di guerra recuperate, scendiamo a Liedolo. Ora, con il sentiero n. 3 costeggiamo il Laghetto delle Ninfee e, attraverso incantevoli scorci panoramici verso il Grappa e i paesi della pedemontana, giungiamo nei pressi di Sopracastello. Senza calare fra le case, con il n. 3 riprendiamo a salire in direzione del Collalto. Superato un vigneto, con un ponticello attraversiamo un torrente che nasce nelle vicinanze dopodiché, rasentando un prato, ci portiamo sul fianco orientale del colle anzidetto per arrivare alla “Tana del Lupo”, grotta naturale (tabella) con evidenti affioramenti di arenaria (deposito marino). Qualche metro più a sud della grotta, il sentiero piega a destra (segnavia) iniziando la lenta risalita del Collalto. A un capitello circondato da cipressi, andiamo nuovamente a destra (nord) e, superate alcune gallerie italiane della Grande Guerra, raggiungiamo un belvedere dotato di tavolo e panche dal quale la vista può spaziare dal Castellaro ai Colli Asolani e da San Zenone alla pianura veneta. Rientrati sul sentiero principale (n. 3), superiamo la vicina sommità del Collalto (m 230) e iniziamo a calare verso Liedolo. Aggirata la chiesa del paese, in una decina di minuti arriviamo al Roccolo del Prete, dove intercettiamo il sentiero n. 7 che avevamo abbandonato sul Colle San Lorenzo.

Da qui, rientriamo a Mussolente con il tragitto seguito da chi ha scelto il percorso breve (vedi descrizione (A)).

 

Note:

I roccoli di Villa Negri-Piovene e del Prete; i panorami verso il Monte Grappa e la pianura veneta; il santuario della Madonna dell’Acqua con i suoi affreschi interni; il panoramico Colle San Lorenzo con l’area di sosta e le trincee recuperate della Grande Guerra; i numerosi alberi di rovere in Valle “Rorate”; il Laghetto delle Ninfee.

 

 

Dislivello Sal / Dis: (A) 200m, (B) 500m;

Lunghezza: (A) 8,5km, (B) 18km;

Difficoltà: (A) e (B) E escursionistico;

Tempo di percorrenza: (A) 3 ore 30' soste comprese, (B) 7 ore.