Gruppo Montagna Mario Belle'
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13 Aprile 2025: Anello di Polcenigo con le sorgenti del Gorgazzo e del Livenza
Foto lungo il percorso
Ritrovo
Partenza dalla sede alle ore 07.30, si prende a Signoressa la SPV Strada Pedemontana Veneta, la A27 fino a Conegliano e poi la A28 fino a Sacile Est. Da qui poi seguiamo le indicazioni per Polcenigo, piccolo centro in provincia di Pordenone. Si arriva al parcheggio di via Livenza in centro a Polcenigo e dal parcheggio ha inizio la nostra escursione. In centro ci sarà la possibilità di fare una breve sosta per la colazione nei bar aperti.
A piedi
Dal parcheggio si va verso il centro. Si prende via Roma fino ad arrivare a Piazza Madonna. Da qui si imbocca via San Giacomo e, arrivati alla chiesa di San Giacomo, si svolta a sinistra, seguendo il sentiero che conduce al Castello. Dal Castello si torna indietro per un centinaio di metri, poi si prende il sentiero a sinistra che scende attraverso un bosco, fino a imboccare una stradina (via Fratte). Si prosegue lungo un sentierino che porta ad attraversare la strada provinciale Pedemontana SP29. Attraversata la provinciale, si imbocca vicolo Fossal fino al bivio con via Spinet. Si svolta a destra e si prosegue fino a via Sorgente, da cui si raggiungono le sorgenti del Gorgazzo. Dalle sorgenti si torna indietro e si prende un sentiero che corre a mezzacosta, a nord del paese di Coltura. Attraversato il paese, si prosegue su via San Michele fino a incrociare un sentiero sulla sinistra (indicazioni presenti su un albero con segnavia). Si segue il sentiero in mezzo al bosco, si supera il greto di un torrente e si scende fino a riattraversare la provinciale, giungendo alla località “La Santissima” (sito UNESCO). Da qui si oltrepassa un bellissimo capitello dedicato a San Francesco, si passa davanti al Santuario della Santissima Trinità e si arriva alla Santissima, sorgente maggiore del fiume Livenza. Si cammina poi su sentieri con passerelle e ponticelli in legno, fino a incrociare una stradina (via Santissima), che si segue fino a un ponte che attraversa il Gorgazzo. A questo punto, il gruppo che fa il giro corto svolta a sinistra, mentre il gruppo che fa il giro lungo prosegue a destra. Chi prosegue per il giro lungo, dopo il ponte, si addentra in un bosco e risale verso la località Musil. Il sentiero aggira il Col Molletta: lo percorriamo, superiamo l’agriturismo La Luna e il Falò e imbocchiamo la strada che porta al Colle San Floriano. Seguiamo il sentiero, che prevede anche un tratto in sottobosco, fino a raggiungere il colle, dove si trova un’area picnic ideale per la pausa pranzo. Da San Floriano si tiene la sinistra e si prende un sentiero molto ripido che scende nel bosco, fino ad arrivare al torrente Gorgazzo. Si prende nuovamente il sentiero a sinistra, costeggiando il torrente, fino a raggiungere il ponte dove, all’andata, i due gruppi si erano separati per i percorsi corto e lungo. Attraversato il ponte, si svolta a destra, costeggiando ancora il Gorgazzo. Si imbocca una stradina a sinistra, si raggiunge un bivio e si prende la strada denominata “Via Livenza”. Si prosegue lungo il sentiero fino ad arrivare alla fine dell’escursione.
Nota:
Percorso in una zona nuova per il nostro gruppo.
Principali motivi d’interesse
Il paese di Polcenigo (piccolo borgo friulano con il suo castello e la chiesa di San Giacomo), la sorgente del torrente Gorgazzo, il paesino di Coltura, la località “La Santissima” (sito UNESCO), le sorgenti del fiume Livenza e il colle di San Floriano.
Percorso lungo |
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DOVE |
Polcenigo (PN) |
DISLIVELLO |
S/D 230m |
DIFFICOLTÀ |
EE percorso escursionistico. |
LUNGHEZZA |
13 Km circa |
DURATA |
6.30 circa comprese le soste |
CARTOGRAFIA |
carta Tabacco 012 ALPAGO-CANSIGLIO-PIACAVALLO-VALCELLINA |
Percorso corto |
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DOVE |
Polcenigo (PN) |
DISLIVELLO |
S/D 100m |
DIFFICOLTÀ |
E percorso escursionistico per tutti. |
LUNGHEZZA |
9 Km circa |
DURATA |
4.30 circa comprese le soste |
CARTOGRAFIA |
carta Tabacco 012 ALPAGO-CANSIGLIO-PIACAVALLO-VALCELLINA |
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30 Marzo 2025: Lungo il Sile da Casier a Quarto D’Altino
Foto lungo il percorso
Ritrovo
Si parte in pullman dalla sede alle ore 8:00 in pullman. Si arriva a Casier al parcheggio del Parco del Lago Verde a Casier, punto di partenza della nostra escursione. Arrivo previsto alle ore 9:00 circa.
A Piedi
Dal parcheggio si attraversa il ponte sul Sile e si prende il sentiero alla destra, alla nostra sinistra si cammina a fianco dei Laghi Verde fino ad arrivare a un bivio. Dal bivio si prosegue a destra e si va a fare una passerella panoramica sul fiume Sile, questo posto è conosciuto come il cimitero dei Burci, superata la passerella si prosegue sempre lungo Sile fino ad arrivare alla piazzetta di Casier con la chiesa parrocchiale di San Teonisto. Da Casier si segue sempre il Sile fino ad arrivare a Lughignano, con una piccola deviazione, 100 metri circa, si può visitare la chiesa di San Martino in Lughignano, ritornati sul sentiero, aggiriamo Villa Gabbianelli, villa Veneta del XV-XVI secolo e si prosegue fino ad arrivare al parcheggio delle piscine di Casale sul Sile, finora sono 12 km.. Qui chi vuole può chiudere il giro, ci sarà il pullman ad aspettarci. Dopo una breve sosta si riparte e si va ad attraversare il Sile tramite una passerella sotto il ponte della provinciale SP 64. Preso il sentiero alla sinistra orografica del fiume lo si segue fino ad arrivare a Musestre, attraversato il piccolo paese si passa sotto il ponte Musestre e da li poi si prende il sentiero a sinistra che segue il Sile alla destra orografica e poi ancora pochi metri fino ad arrivare al parcheggio degli impianti sportivi di Quarto D’Altino dove ci aspetta il pullman.
Nota:
Il percorso si chiama ciclopedonale o Greenway del Sile pertanto troveremo molti ciclisti e per il rispetto di tutti cerchiamo di camminare tutti da una parte lasciando una parte del tracciato libero per i ciclisti.
Principali motivi d’interesse
Il fiume Sile nasce a Casacorba (Treviso) e Torreselle di Piombino Dese (Padova) ed è il fiume di risorgiva più lungo d’Europa 90 km. Punti di interesse sono, il cimitero dei Burci, le tante Ville Venete che si affacciano sulle sponde, i centri di Casier, Lughignano, Casale sul Sile, Musestre e Quarto d’Altino e tutto l’ambiente fluviale faunistico e vegetale.
DOVE |
da Casier a Quarto D’Altino |
DISLIVELLO |
irrilevante |
DIFFICOLTÀ |
T escursionistico per tutti |
LUNGHEZZA |
20 Km circa, percorso quasi interamente su strada sterrata. |
DURATA |
6.30/7.00 comprese le soste |
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16 Marzo 2025: BUSA DELLE RANE, VALLE TRE FONTI E GROTTE DELLE FRATTE
Testo tratto dal libro Escursioni sul Montello di Ennio Poletti
Ed. Editoriale Programma
Foto lungo il percorso
Ritrovo
Partenza dal parcheggio del supermercato di Falzè alle 8.00.
Dalla SP 248 (Schiavonesca) a sud-ovest di Nervesa della Battaglia, presso la rotonda di Bavaria, si devia verso nord in direzione della parrocchiale (tabelle). Percorsi 600 metri, si svolta a destra in via degli Alpini e si parcheggia l’auto presso i vicini impianti sportivi (m 80).
A Piedi
Dal parcheggio, con un tratto di marciapiede e poi per sentiero saliamo alla chiesa parrocchiale di S. Urbano, da cui imbocchiamo la Presa III (via U. Sacco) che, in salita, si dirige verso nord-ovest.
Terminata la zona abitata, l’asfalto spiana e conduce a un incrocio, dove sorge il bel capitello intitolato alla Madonna del Bosco. Qui, rimaniamo sulla via U. Sacco per altri 150 metri d’asfalto, dopo di che usciamo a sinistra (ovest) seguendo le indicazioni per Busa delle Rane e Croce Baracca (tabella). Dopo circa 250 metri di sterrata, scorgiamo alla nostra sinistra la “busa” suddetta, che raggiungiamo con una breve deviazione in mezzo alle robinie. Il laghetto rappresenta un piccolo ecosistema che, tipico delle zone umide, è colonizzato da piante acquatiche, piccoli crostacei (anfipodi), bisce d’acqua, rospi, ma soprattutto rane, da cui il luogo prende il nome.
Tornati sul sentiero principale, avanziamo per una cinquantina di metri fino a trovare, alla nostra destra, il luogo dove cadde l’aereo di Francesco Baracca il giorno 19 giugno 1918, durante la Battaglia del Solstizio. Sul posto c’è una croce con una targa che ricorda la data e i nomi dei soldati italiani che il 24 giugno 1918 fecero il ritrovamento (m 150).
Presso questo luogo della memoria, c’è un bivio, dove noi proseguiamo verso nord-ovest su comodo sentiero recante un segnavia bianco-rosso. Dopo circa 800 metri, lasciamo a sinistra una deviazione diretta a un casolare e proseguiamo ancora per poche decine di metri, fino a trovare un nuovo bivio. Qui, deviamo a destra portandoci nei pressi di una vigna, superata la quale il sentiero prosegue verso nord per immettersi nella Presa IV. Oltrepassata la Baita Allegra di circa 500 metri, arriviamo alla deviazione per la Valle delle Tre Fonti, dove è possibile percorrere il Sentiero Carsico Naturalistico Giuliano Caponi, diretto al fondo di una vicina dolina.
Un pannello didattico situato all’inizio del breve tracciato descrive le caratteristiche geologiche del sito e la storia dell’eremita Giovanni, che, secondo la tradizione, dimorò nel XIV secolo nella grotta di San Girolamo, cavità carsica raggiungibile dopo pochi minuti di discesa (m 165). Dentro la caverna, si scorgono tuttora alcune nicchie alle pareti, chiari segni che denotano remote frequentazioni.
Nelle vicinanze, si osservano altre grotte minori e una fontana di risorgiva che tuttora eroga acqua (non potabile).
Tornati sulla Presa IV, proseguiamo verso nord e, oltrepassata la vicina area attrezzata “alla Certosa” (tabella), dotata di tavoli e barbecue, lasciamo a sinistra una grande dolina coltivata a vigneto e arriviamo alla strada dorsale del Montello.
Ora, avanziamo verso destra (est) per 750 metri fino a trovare la Presa III (Via U. Sacco) diretta a sud, con la quale iniziamo a rientrare.
Attorniati da incantevoli vigne e uliveti, perdiamo lentamente quota e, oltrepassato un gruppetto di case, arriviamo all’Agriturismo “la Valle”, che rimane leggermente discosto alla nostra destra (m 160). Poco più avanti, superiamo un’abitazione di color giallo ocra per poi deviare a destra lungo un tratturo a bordo del prato che in pochi minuti ci conduce alla prima Grotta delle Fratte. Il cunicolo si apre alla base di una paretina di roccia conglomeratica, si sviluppa per una lunghezza di 1126 m ed è profondo 25 m. L’interno della grotta si può visitare, con adeguata attrezzatura, solo in compagnia di guide esperte. Ora rientriamo sulla strada principale e, presso un vicino ponticello, usciamo a destra per poche decine di metri per osservare la seconda Grotta delle Fratte, piccolo antro dal quale, nei periodi non siccitosi, origina un ruscello.
Tornati sulla via, affrontiamo un tratto di salita lungo il quale, alla nostra sinistra, possiamo ammirare un luminoso bosco di carpini bianchi e querce. L’ascesa si conclude vicino a un gruppetto di case da cui, rimanendo sulla stessa via, in breve caliamo al capitello della Madonna del Bosco, già visto all’andata. Da qui, per la stessa via rientriamo al punto di partenza (m 80, 3 h 30’).
Principali motivi d’interesse
Il capitello della Madonna del Bosco; la Busa delle Rane; il luogo dove sono stati trovati il corpo di Francesco Baracca e i rottami del suo aereo; la bella vegetazione formata in prevalenza da robinie, castagni, carpini bianchi e querce; il Sentiero Carsico Naturalistico Giuliano Caponi con la Grotta di San Girolamo, alcune grotte minori e una fontana di risorgiva; l’area attrezzata “alla Certosa” con tavoli e barbecue; le numerose doline; le due Grotte delle Fratte; i dolci paesaggi.
DOVE |
Montello |
DISLIVELLO |
m 210 |
DIFFICOLTÀ |
E |
LUNGHEZZA |
9 km |
DURATA |
3 h 30’ |
CARTINA |
Tabacco n. 070, scala 1:25.000 |
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PRO LOCO COMUNALE DI TREVIGNANO
REGOLAMENTO PER LE ESCURSIONI GRUPPO MONTAGNA
- Il Gruppo propone un congruo numero di escursioni annuali, per le quali studia attentamente i percorsi, le difficoltà, i tempi di percorrenza e, se possibile, compie anche un’escursione preventiva, per fornire a chi desidera parteciparvi le informazioni che consentano loro di valutare, con autonomia e piena responsabilità, se il percorso sia o meno adatto alle loro capacità. Prima dell’escursione il Gruppo fornisce ai partecipanti anche una mappa con la descrizione dei vari percorsi possibili. Per ogni escursione uno o più coordinatori esperti si mettono a disposizione dei partecipanti per fornire tutte le indicazioni necessarie, senza però assumere il ruolo di guida.
- Il Gruppo, nel proporre le escursioni, adotta ogni precauzione e ogni attenzione per garantire ai partecipanti la massima sicurezza e tutelarne l’incolumità. Chi decide di accettare la proposta e di partecipare all’escursione, però, con il solo fatto di aderirvi, dichiara di essere consapevole dei rischi che da essa possono derivare ed esonera la Pro Loco di Trevignano da ogni responsabilità, civile e penale, per infortuni che venissero a verificarsi durante le escursioni.
- Tutti i partecipanti devono dotarsi di una adeguata assicurazione per eventuali incidenti, comprensiva di elisoccorso. In mancanza di tale assicurazione non sarà possibile partecipare alle escursioni del Gruppo. Si suggeriscono quella del CAI o quella di Dolomiti Emergency.
- Alle escursioni può partecipare solo chi abbia versato la quota prevista come anticipo per le spese generali. I minori possono partecipare se accompagnati da un adulto che se ne assuma esplicitamente la responsabilità.
L’iscrizione alle escursioni, quando sia prevista la partecipazione alle spese ed ogni volta che i coordinatori lo richiedano, deve essere fatta di persona, con il conseguente versamento della quota di partecipazione, che non è rimborsabile, salvo il caso di non effettuazione dell’escursione. - Per le escursioni per cui non è previsto il versamento anticipato della quota, è possibile disdire la prenotazione con almeno tre giorni di anticipo. Dopo tale termine il socio è comunque tenuto a corrispondere al Gruppo la quota di partecipazione prevista.
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8 Febbraio 2025 Ciaspolata notturna a Enego, Rifugio Valmaron
Foto lungo il percorso
Ritrovo
Partenza dal parcheggio del supermercato di Falzè sede alle 13.30, per Enego.
A Piedi
Con le condizioni attuali, sono sufficienti i ramponcini o catenelle da neve. Il percorso che faremo è di circa 8 km con 200 m di dislivello per un totale di circa 3 ore.
Finito di camminare, con il pullman andremo a cenare in baita che si trova a circa 4 km sulla strada per il ritorno a casa.