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Gruppo montagna Mario Bellè - Falzè di Trevignano (TV)
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Gruppo Montagna Mario Belle'

Dettagli
Pubblicato: 30 Giugno 2025

6 Luglio 2025: Lagorai, dall’altopiano di Pinè al dosso Costalta

Foto lungo il percorso

Ritrovo

Partenza dalla sede alle ore 6.30. Punto di partenza dell’escursione è il Passo Redebus (m 1453), valico che mette in comunicazione la Valle dei Mòcheni con l’Altopiano di Pinè. Per raggiungerlo si segue la Valsugana fino a Pergine, da cui si imbocca la SP 8 della Valle dei Mòcheni. Poco prima di Palù del Férsina si svolta a sinistra, raggiungendo in breve il passo. 

Escursione

Sul versante nord del passo imbocchiamo la sterrata che si dirama verso ovest in direzione di Malga Cambroncoi (segnavia CAI-SAT n. 404). Dopo poche decine di metri, usciamo a sinistra (indicazioni) iniziando l’aggiramento del Sass de Sant’Orsola, piccolo rilievo situato a oriente del Dosso di Costalta, nostra meta odierna.
Il sentiero, sempre ben segnalato, sale nel bosco e, in poco più di mezz’ora, ci conduce a Malga Pez (m 1583), splendida struttura panoramica affacciata sul cono del Fravort, sull’adiacente piano inclinato del Gronlait e sul seminascosto Hoabonti, principali cime che svettano a sud.
Rientrati nel bosco, proseguiamo l’aggiramento del Sass de Sant’Orsola e, volgendo a occidente, attraversiamo una zona più aperta, segnata dai chiari effetti della tempesta Vaia del 2018, che ha radicalmente trasformato il paesaggio. Con il Dosso di Costalta ormai ben visibile di fronte a noi, raggiungiamo facilmente Malga Cambroncoi (m 1710, 1h 30’).
Il complesso malghivo, circondato da magnifici alpeggi punteggiati di mucche al pascolo, è anche un ottimo punto di ristoro per chi desidera pranzare con prodotti aziendali, offerti a prezzi onesti.
Qui la comitiva si divide in due gruppi.

GRUPPO A – Percorso ridotto
Dopo la sosta per il pranzo (al sacco o in malga), usciamo dalla staccionata sul lato ovest della malga (crocefisso in legno) e imbocchiamo a destra il sentiero erboso che si dirige verso nord (CAI-SAT n. 457A).
Superato un lieve dosso, passiamo accanto a Malga Costalta (m 1720) e in una decina di minuti caliamo a Selva della Lita (m 1686, tabella). Qui intercettiamo il Senter dei Russi, comoda strada forestale che in leggera discesa ci riporta al Passo Redebus.

GRUPPO B – Percorso completo
Appena a ovest della malga, proseguiamo con il sentiero n. 404 in direzione del Dosso di Costalta (tabella), ben visibile in alto di fronte a noi 
Guidati da una segnaletica impeccabile, con alcuni tornanti superiamo gran parte del dislivello che ci separa dalla cima e raggiungiamo una stradina, dove la salita diventa più moderata.
Più avanti, transitando per le località Pra’ dei Morbi (m 1874, tabella) e Campivèl (m 1910, tabella), attraversiamo un meraviglioso bosco di larici, qua e là punteggiato di rododendri adagiati su un morbido tappeto erboso. In modo piacevole raggiungiamo così la croce di vetta del Dosso di Costalta (m 1953, 3 h).
Da qui, il panorama si apre a 360°: oltre alle cime già menzionate, verso sud-est si riconoscono Hoabonti, Cima Setteselle, Monte Conca, Monte Ruioch, Monte Fregasoga. A ovest si stagliano le Dolomiti di Brenta, accanto ai profili della Paganella e del Bondone, mentre sotto di noi possiamo ammirare l’abitato di Baselga di Pinè e l’adiacente Lago di Serraia.
Dopo la pausa per il pranzo al sacco, ripercorriamo lo stesso sentiero n. 404 fino a Campivèl, dove al bivio teniamo la sinistra (segnavia CAI-SAT n. 404A) in direzione del Passo Redebus. Attraversata l’ampia radura prativa di Pianon, scendiamo fino a intercettare il Senter dei Russi (segnavia CAI-SAT n. 457), che seguiamo verso destra. Un bellissimo tratto di sentiero in costa ci conduce a Selva della Lita (m 1686, tabella), da cui, con comoda forestale, rientriamo al punto di partenza.

Principali motivi di interesse: Gli amplissimi panorami; Malga Pez; Malga Cambrancoi; la croce di vetta del Dosso di Costalta; la bellissima radura Pra’ dei Morbi e il lariceto punteggiato di rododendri che conduce alla cima; il Senter dei Russi, tracciato durante la Grande Guerra dai prigionieri russi dell’Impero austroungarico.

 

LAGORAI

Percorso ridotto (A)

Percorso completo (B)

DISLIVELLO

m 270

m 510

QUOTA MAX

m 1720 (Malga Costalta)

m 1953 (Dosso di Costalta)

DURATA

4 h

5 h 30’

DIFFICOLTÀ

E

E

LUNGHEZZA

5,5 km

11 km

CARTINA:     scala 1:25000

 

Dettagli
Pubblicato: 17 Giugno 2025

22 Giugno 2025: Asiago, Monte Fior

Foto lungo il percorso

Ritrovo

Partenza dalla sede alle ore 7.00. Punto di partenza dell’escursione è il parcheggio dell’area sciistica Gallio 2000 (Melette). Per raggiungerlo, dal centro di Gallio si prosegue per 350 metri in direzione di Foza (tabelle), dopo di che, svoltando a sinistra (tabella), si imbocca una strada asfaltata che in 4 km porta all'ampio parcheggio sopra citato (m 1430).

Escursione

Nella parte sud del parcheggio imbocchiamo una stradina bianca che, sfiorando la stazione a valle della seggiovia, si dirige verso est in leggera salita. In circa 40 minuti raggiungiamo la panoramica sella dove sorgono la Malga Meletta Ristecco e il Rifugio Relax & Gourmet (m 1630). Dopo aver ammirato le montagne che fanno da corona a questo magnifico luogo, proseguiamo sempre verso est e, con alcune svolte della carrabile, perdiamo un po’ di quota (circa 60 m), ignorando un paio di deviazioni sulla sinistra. Giunti al bivio di Bocchetta Slapeur (m 1606, tabelle), la comitiva si divide in due gruppi: il GRUPPO A affronta il giro completo, mentre il GRUPPO B segue il percorso ridotto.

GRUPPO A (percorso completo)
Seguendo le indicazioni per Malga Slapeur, deviamo a sinistra e in pochi minuti arriviamo a un bivio con un monumento dedicato sia ai caduti italiani sia a quelli bosniaci, che nella Grande Guerra combattevano a fianco degli austro-ungarici. Da qui seguiamo il sentiero CAI n. 861, che ci invita a deviare ancora a sinistra (est), in direzione della Selletta Stringa (tabelle). Oltrepassata la vicina Malga Slapeur (m 1628), proseguiamo su sentiero verso l’evidente Monte Fior, accompagnati dai caratteristici segnavia bianco-rossi. 
Giunti alle pendici del monte, intercettiamo il sentiero proveniente dalla Città di Roccia e lo imbocchiamo deviando a sinistra. In leggera salita, la traccia – sempre ben segnalata – aggira da nord il Monte Fior fino a raggiungere la Selletta Stringa (m 1731), piccolo valico circondato da trincee che separa il Castelgomberto dal Monte Fior. Un pannello didattico e un paio di lapidi riassumono gli eventi bellici che, più di un secolo fa, ebbero questo luogo come teatro.
Ora il sentiero n. 861, su terreno aperto, piega a destra (sud-ovest, tabella) e inizia a salire verso la vetta del Monte Fior (m 1824), che raggiungiamo in una ventina di minuti, costeggiando più volte trincee e postazioni in galleria scavate dai nostri soldati. Sulla piatta cima, un belvedere offre un panorama circolare su tutto l’Altopiano di Asiago e verso Cima d’Asta, Dolomiti di San Martino, Lagorai, Vette Feltrine e Monte Grappa. Quattro pannelli ci aiutano a dare un nome a tutte le cime visibili da questo punto straordinario.
Camminando comodamente lungo la dorsale, raggiungiamo presto la sommità del Monte Spil (m 1808) per poi scendere alla vicina Malga Montagnanova, dove ci fermiamo per il pranzo al sacco (m 1724, 4 h).
Dopo la sosta, restiamo sul sentiero n. 861 che, in pochi minuti, ci porta ad affacciarci dall’alto sulla Città di Roccia. Una breve discesa ci conduce al cospetto di questa meraviglia naturale, creata dall’azione millenaria del carsismo e dall’alternarsi dei cicli di gelo e disgelo. Eleganti torri e “libri” di roccia di rosso ammonitico si susseguono alle pendici occidentali del Monte Fior per oltre un chilometro, lungo il quale è impossibile non fermarsi a scattare fotografie (nota: il rosso ammonitico è una roccia sedimentaria calcarea di origine marina, di colore rosso per la presenza di ossidi di ferro, contenente frammenti fossili come conchiglie di ammoniti e altri organismi marini).
Terminato il giro attorno al Monte Fior, scendiamo lungo il sentiero dell’andata (tabella), raggiungiamo Malga Slapeur (m 1628) e l’omonima bocchetta (m 1606), da cui rientriamo al punto di partenza seguendo il percorso effettuato dal Gruppo B.

GRUPPO B (percorso ridotto)
Al bivio teniamo la stradina di destra (CAI n. 858, tabella) diretta a Malga Meletta Davanti. In circa mezz’ora, su terreno aperto e panoramico, arriviamo alla malga, composta da lunghe stalle e da due edifici ristrutturati ad uso abitativo (m 1693). Il panorama verso il Monte Fior, il Monte Grappa, parte della pianura e la conca di Asiago è davvero magnifico.
Proseguiamo ora lungo il tratturo diretto a nord e, camminando sul facile crinale prativo, giungiamo al monumento eretto alla memoria tenente ventunenne Raffaele Stasi, caduto durante la Grande Guerra e medaglia d’ro al valore militare. Da qui, continuiamo in leggera e comoda salita fino a raggiungere il punto più alto del nostro percorso (m 1730), dove è previsto il pranzo al sacco. Dopo la pausa, scendiamo parallelamente all’impianto di risalita fino a raggiungere la sella con Malga Meletta Ristecco  e il Rifugio Relax & Gourmet (m 1630), già vista in precedenza. Da questo punto, rientriamo al punto iniziale seguendo a ritroso la via dell’andata.

Principali motivi di interesse: Gli ampi panorami; le opere militari della Grande Guerra sul Monte Fior; la Città di Roccia; le malghe Meletta Ristecco, Slapeur, Montagnanova e Meletta davanti. 

ALTOPIANO ASIAGO

Percorso ridotto (B)

Percorso completo (A)

DISLIVELLO

m 390

m 650

QUOTA MAX

m 1730 (Meletta di Gallio)

m 1824 (Monte Fior)

DURATA

4 h 30’

7 h 30’

DIFFICOLTÀ

E

E

LUNGHEZZA

9 km (accorciabile)

16 km

CARTINA: Tabacco n. 050, scala 1:25000

 

Dettagli
Pubblicato: 04 Giugno 2025

5-8 Giugno 2025: Umbria, via di San Francesco

 

Ritrovo

Partenza dalla sede alle ore 6.00

Programma: Via di San Francesco

5 Giugno2025: PRIMO GIORNO · SANTUARIO LA VERNA - DA PIEVE DI S. GIOVANNI A GUBBIO (10 KM).

Foto lungo il percorso

6 Giugno 2025: SECONDO GIORNO · ASSISI - DA VALFABBRICA AD ASSISI (15 KM)

Foto lungo il percorso


7 Giugno 2025: TERZO GIORNO · SPELLO - DA ASSISI A SPELLO (17 KM).

Foto lungo il percorso


8 Giugno 2025: QUARTO GIORNO · visita guidata a PERUGIA 

Foto lungo il percorso

 

 

 

Dettagli
Pubblicato: 25 Febbraio 2025

 

PRO LOCO COMUNALE DI TREVIGNANO
REGOLAMENTO PER LE ESCURSIONI GRUPPO MONTAGNA

  1. Il Gruppo propone un congruo numero di escursioni annuali, per le quali studia attentamente i percorsi, le difficoltà, i tempi di percorrenza e, se possibile, compie anche un’escursione preventiva, per fornire a chi desidera parteciparvi le informazioni che consentano loro di valutare, con autonomia e piena responsabilità, se il percorso sia o meno adatto alle loro capacità. Prima dell’escursione il Gruppo fornisce ai partecipanti anche una mappa con la descrizione dei vari percorsi possibili. Per ogni escursione uno o più coordinatori esperti si mettono a disposizione dei partecipanti per fornire tutte le indicazioni necessarie, senza però assumere il ruolo di guida. 
  2. Il Gruppo, nel proporre le escursioni, adotta ogni precauzione e ogni attenzione per garantire ai partecipanti la massima sicurezza e tutelarne l’incolumità. Chi decide di accettare la proposta e di partecipare all’escursione, però, con il solo fatto di aderirvi, dichiara di essere consapevole dei rischi che da essa possono derivare ed esonera la Pro Loco di Trevignano da ogni responsabilità, civile e penale, per infortuni che venissero a verificarsi durante le escursioni.
  3. Tutti i partecipanti devono dotarsi di una adeguata assicurazione per eventuali incidenti, comprensiva di elisoccorso. In mancanza di tale assicurazione non sarà possibile partecipare alle escursioni del Gruppo. Si suggeriscono quella del CAI o quella di Dolomiti Emergency.
  4. Alle escursioni può partecipare solo chi abbia versato la quota prevista come anticipo per le spese generali.  I minori possono partecipare se accompagnati da un adulto che se ne assuma esplicitamente la responsabilità.
    L’iscrizione alle escursioni, quando sia prevista la partecipazione alle spese ed ogni volta che i coordinatori lo richiedano, deve essere fatta di persona, con il conseguente versamento della quota di partecipazione, che non è rimborsabile, salvo il caso di non effettuazione dell’escursione.
  5. Per le escursioni per cui non è previsto il versamento anticipato della quota, è possibile disdire la prenotazione con almeno tre giorni di anticipo. Dopo tale termine il socio è comunque tenuto a corrispondere al Gruppo la quota di partecipazione prevista. 
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