3 Luglio 2022 – Gruppo Lagorai, Rifugio Setteselle
ACCESSO:
Partenza dalla sede alle ore 6.30. Si segue la SS47 della Valsugana fino a Pergine e da qui con un’ottima strada si risale la Val dei Mocheni per raggiungere Palù del Fersina. Da qui, con un paio di chilometri di strada più stretta si arriva al grande parcheggio a pagamento (per le auto) di Frotten, punto di partenza dell’escursione odierna (m 1500).
A PIEDI
Dal parcheggio seguiamo l’asfalto e, subito dopo il tornante, deviamo a destra lungo il sentiero n.325 con l’indicazione per il Lago Erdemolo che, sfiorando alcuni masi, sale dolcemente fino a un bivio (m 1662, 40’) nei pressi del Museo della Miniera, visibile sulla destra oltre l’impluvio della valle.
Qui andiamo a sinistra per seguire il n.343b (tabella) che ci porta ad aggirare la base nord-occidentale del Monte Hoamonder fra radure e piante di rododendro. Poco oltre, il sentiero intercetta il n.324 col quale attraversiamo un bosco sempre più rado fino a sbucare nella magnifica radura dell’Intertol (m 1880, 1h 40’), cui fanno da corona le selvagge cime dei Monti Stanga, Slimber, Sette Selle e Hoamonder.
Nel frattempo, a ovest il panorama si è aperto fino alle lontane Dolomiti di Brenta.
Superato il torrente Làner, con una bella traversata in costa verso est raggiungiamo il Rifugio Sette Selle (m 1980, 2h), in bella posizione di fronte all’omonima cima. Sull’insegna del rifugio è riportata la quota di m 2014, che non concorda con le cartine e col nostro GPS.
Presso la struttura è possibile ristorarsi o semplicemente bere qualcosa.
Fino a questo punto la comitiva è rimasta compatta, mentre d’ora in poi si fanno due gruppi:
il gruppo A prosegue per il giro completo,
il gruppo B rientra attraverso i Masi di Laner con l’itinerario ridotto.
GRUPPO A (percorso completo)
Nella parte nord del rifugio imbocchiamo il sentiero n. 340 (tabella) che, con pendenza a tratti accentuata, risale il versante meridionale del Monte Slimber e conduce al Passo dei Garofani (m 2140). Sulla sella il panorama si apre verso la Val Calamento con la radura della Malga Cagnon di Sotto sovrastata dall’omonima cima e, più lontano, verso il cono del Monte Ziolera.
Ora perdiamo quota fino al sottostante Passo Palù (m 2071) da cui torniamo a salire con pendenza sostenuta fino al pianoro erboso situato appena sotto la vetta del Monte Palù, raggiungibile con una deviazione di cinque minuti per tracce di sentiero. La modesta cima offre un panorama quasi circolare con la Cima d’Asta e il Gruppo Rava in bella evidenza.
Proseguendo sul sentiero principale n. 340, vediamo quasi subito spuntare in lontananza la tondeggiante cima del Monte Conca proiettata sullo sfondo del Monte Rujoch.
La traccia che conduce alla vetta del Monte Coca è ben visibile dal sentiero CAI-SAT che stiamo percorrendo, tuttavia il bivio non è segnalato; occorre quindi prestare attenzione nell’individuare la deviazione, che si trova in corrispondenza di uno spigolo leggermente franoso oltre il quale il sentiero n.340 piega a destra.
In una decina di minuti raggiungiamo facilmente la croce di cima (m 2301) dalla quale possiamo godere del panorama completo, a 360°. Da questa terrazza aerea distinguiamo, senza soluzione di continuità, il Rujoch, il Monte Croce e i lontani Latemar, Sassolungo, Sella, Marmolada, Cima d’Asta per citare solo le montagne più note. Verso ovest la vista spazia verso il Gronlait, il Becco di Filadonna, le Dolomiti di Brenta e l’Adamello.
Dopo la sosta per il pranzo al sacco, torniamo sul n.340 percorrendo a ritroso la via della breve salita.
Continuando verso nord caliamo al Passo Cagnon di Sopra (m 2121), dove deviamo a sinistra lungo il sentiero n.314 (tabella) per iniziare il percorso di rientro. La traccia, perdendo lentamente quota in mezzo a luminosi prati fioriti, transita nei pressi di una cascata, sfiora diverse baite e conduce infine al punto di partenza (m 1500, 6h 30’).
GRUPPO B (percorso ridotto)
Dopo la sosta presso il rifugio, iniziamo il percorso di rientro seguendo a ritroso il sentiero della salita per una decina di minuti.
A quota 1939 metri abbandoniamo il n.324 per seguire a destra il n.343 che ci permette di tornare con un itinerario diverso da quello della salita. La nuova traccia sfiora i Masi di Laner più alti (m 1836), torna nel bosco, quindi raggiunge una radura dove sorge un altro bellissimo maso con caratteristico poggiolo di legno sulla facciata (m 1757). Da qui, con la traccia finora seguita e senza ulteriori punti di particolare interesse, rientriamo al punto di partenza (m 1500, 4 h 30’).
Principali motivi di interesse:
I panorami che si estendono dalle Dolomiti di Brenta alla Marmolada; il Rifugio Sette Selle; i Masi di Laner; la bellissima radura dell’Intertol; i passi dei Garofani, Palù e Cagnon; il Monte Palù; il Monte Conca; le fioriture dei rododendri.
|
GRUPPO A |
GRUPPO B |
Partenza |
m 1500 |
m 1500 |
Dislivello |
m 850 |
m 500 |
Durata |
6 h 30’ |
4 h 30’ |
Quota max |
m 2301 |
m 1980 |
Difficoltà |
E, con tratti EE |
E |
Lunghezza |
km 11 |
km 6,5 |
Cartina |
Kompass n.626, scala 1:25000 |