18 Ottobre 2015 - Da Pianezze al rifugio Baiocco

 

Foto lungo il percorso

 

Programma

Partenza dal parcheggio delle poste a Falzè di Trevignano, alle 6.30. Si và sù a Pianezze (m 1070), raggiungibile da Valdobbiadene dopo una decina di chilometri di buona strada asfaltata.

Escursione

Dal piazzale del Tempio del Donatore, procediamo per circa 100 metri lungo la strada asfaltata che si dirige verso Malga Budoi (nord) per poi abbandonarla a favore del sentiero CAI n.1008 che si stacca alla nostra sinistra. Dopo qualche minuto di salita intersechiamo, nei pressi di un tornante, la strada di Malga Mariech, che però ignoriamo e proseguiamo col nostro sentiero dalla parte opposta dell’asfalto.
Percorso un tratto di canalone in ombra usciamo su terreno aperto, mentre il panorama si spalanca sempre più verso la pianura e le colline del prosecco. Seguendo le indicazioni delle tabelle, risaliamo il bellissimo crinale meridionale del Monte Barbaria e, dopo aver superato una grande croce rivolta verso valle, in leggera salita (rampa di lancio per appassionati di parapendio) arriviamo a Malga Barbaria (m 1464, 1h 10’).
Da qui, con un tratto di asfalto raggiungiamo la spianata dove sorge Malga Mariech (m 1500, 1h 30’), struttura agrituristica dotata di grandi stalle che mette a disposizione un servizio di ristoro e un piccolo spaccio dove si possono acquistare prodotti caseari.
Nei pressi di uno stagno per l’abbeveraggio del bestiame, seguiamo verso nord il sentiero CAI n.1011 e iniziamo a percorrere il crinale prativo molto panoramico che separa le valli dei torrenti Mariech e Paula, quasi sempre in secca. Dopo alcuni saliscendi raggiungiamo la località Pecol, dove spiccano i ruderi di un vecchio insediamento (m 1409, 2h) affacciato a un panorama che spazia dalle Dolomiti Bellunesi alla lontana Cima d’Asta. Oltrepassate le costruzioni diroccate, la traccia entra nel bel bosco di faggi e con una discesa più decisa conduce a Capitel di Garda, vero e proprio crocevia di sentieri (m 1208, 2h 30’).
Alcune indicazioni su vecchie tabelle di legno ci aiutano ad individuare, fra diverse possibilità, la traccia giusta per raggiungere la Malga Garda. In pochi minuti arriviamo al capitello ricostruito che dà il nome alla località.
Il luogo è di importanza storica per le comunità locali.
Infatti l’edicola che oggi vediamo, sorge nello stesso posto di quella originale (ora scomparsa) eretta nel 1586 per volere della Repubblica di Venezia allo scopo di risolvere le continue contese territoriali fra Lentiai e Valdobbiadene.

Proseguendo in leggera salita, sbuchiamo su una bella dorsale prativa sempre di più aperta verso il panorama circostante.
Superati i ruderi di una casera e una vicina “posa”, una breve risalita precede l’arrivo alla Malga Garda (m 1300, 3h 15’), complesso formato da diversi edifici situati in invidiabile posizione panoramica verso la Valbelluna e la sua corona di cime dolomitiche.
Proseguendo, con la strada di servizio della malga caliamo alla base dell’evidente Col dei Piatti.
Una breve deviazione in salita, consente di visitare una bella malga ristrutturata che dalla sommità del poggio domina, in splendido isolamento, il crinale che stiamo percorrendo.
Continuando ad avanzare verso nord, sfioriamo un bivacco restaurato e, tornati sulla stradina sterrata abbandonata per salire sul colle, ci lasciamo alle spalle il Col Moscher e il Monte Artent per caliare, infine, con un paio di chilometri di asfalto al Rifugio Baiocco (m 900, 5h 30’).

Note

Principali motivi si interesse: gli ampi panorami sulla pianura veneta, sulla Valbelluna e sulle Dolomiti Bellunesi; alcune vecchi insediamenti abitativi; le malghe Barbaria, Mariech, Garda; l’area di interesse storico di Capitel di Garda.

 

Difficoltà: E escursionistico per tutti;

Dislivello: salita 550 m, discesa 700 m;

Tempo di percorrenza: 5 ore 30' soste escluse.