19 Maggio 2024: Lessinia, Malghe e borghi abbandonati
Foto lungo il percorso lungo
Foto lungo il percorso breve
Accesso
Partenza dalla sede alle ore 6.30 per Bosco Chiesanuova.
Bosco Chiesanuova terra dei Cimbri.
Questi bellissimi itinerari molto praticati dagli amanti della montagna, si sviluppano a nord di Bosco Chiesanuova, Capoluogo della Lessinia e sede del Parco Naturale Regionale e della Comunità Montana. Si attraversano prati adibiti a pascolo e boschi di faggi e abeti rossi, nonchè Contrade, Malghe e Baiti tra i più caratteristici dell’Alta Lessinia con i loro tipici tetti in pietra (laste) dette anche scandole da cui deriva anche il nome dell’omonima Contrada vicino alla quale transiteremo. Percorreremo antichi sentieri, mulattiere e carrarecce in un susseguirsi di “dentro e fuori” i confini del Parco Naturale della Lessinia e spesso ci immetteremo su alcuni tratti del Sentiero Europeo E5 fino al punto più alto del itineraio più lungo ossia località Bocca di Selva (1551 mt) con l’omonimo Rifugio e uno dei punti di partenza della pista di sci nordico “Translessinia”, nonchè ex sede di importanti gare di sci fondo fino a qualche decennio fa.
Dettaglio delll'escursione
Entrambi gli itinerari percorrono assieme per i primi 3,5 km fino sopra la C.da Scandole.
Partendo da Contrada Croce (1147 mt) sul Sentiero Europeo E5 scendiamo verso ovest a C.da Lesi e, continuando in discesa nel bosco di fondo valle, arriviamo in breve al punto più basso del percorso ossia a C.da Masi (1040 mt) per poi risalire velocemente per una scorciatoia a C.da Masselli (1071 mt). Percorreremo un brevissimo tratto di circa 150 mt sulla provinciale per poi prendere a destra la stradina in direzione Scandole. Poco prima della contrada ci infileremo in un sentiero pianeggiante sulla nostra destra in un fitto bosco di faggi e abeti rossi ed affronteremo una breve ma ripida salita sulla sommità della quale i due itinerari si dividono.
L’itinerario più lungo (15,8 km) al bivio prosegue diritto nel bosco su un sentiero erboso fino a Malga Crenzi e subito dopo a Malga Vigna in un punto panoramico con un grande foggio dai lunghi rami. Alle spalle della malga il sentiero prosegue verso nord sempre in salita in direzione Bocca di Selva transitando prima da Malga Brol (1470 mt). Da qui il cammino si fa più dolce e dopo 500 mt raggiungiamo Malga Moscarda (1496 mt), antica polveriera ed oggi adibita ad elegante rifugio. Ci immettiamo poi, per un breve tratto, sulla strada provinciale sempre in direzione nord per circa 600 mt fino a località Bocca di Selva (1551 mt) con l’omonimo Rifugio. E’ questo il punto più alto del nostro itinerario dal quale possiamo ammirare a sx la catena del monte Baldo e a dx il massiccio del Carega.
Da quì il rientro ripercorre il tratto, questa volta in discesa, fino a Malga Moscarda e subito dopo proseguiamo diritti per il sentiero CAI 255 attraverso un ampio pascolo fino a Malga Baston di Sotto (1398 mt) e sempre in discesa verso sud ma per il bosco raggiungiamo località Dossetti (1328 mt). Al bivio a dx verso nord la stradina bianca in discesa ci porta, dopo 3 tornanti, nella Valle del Tinazzo alla scoperta della “Lessinia in pietra” realtà unica in tutto l’ambiente alpino, transitando per l’omonima C.da Tinazzo con abbeveratoio in pietra scavato in un unico blocco. 200 mt ci dividono da C.da Zamberlini (1234 mt) ricca di fienili arieggiati dai caratteristici “bocaroi”. Da qui a sx verso sud lungo il sentiero E5, attraversiamo un passaggio scavato nella roccia per poi scendere a C.da Scalon, all’inizio della quale troviamo un’antica Chiesetta del 1837 dedicata a San Rocco avente di fronte una croce in pietra. E’ questa una delle molteplici testimonianze di devozione e gratitudine che la gente di un tempo rivolgeva alla Madonna e ai Santi per averli protetti a suo tempo, attorno al 1500, dall’invasione del morbo asiatico ossia la peste. 500 mt ci dividono da C.da Scala e subito dopo l’ultima breve salita, raggiunta la quale si scende velocemente al punto di partenza di C.da Croce (1147 mt).
L’itinerario più corto (9,4 km) al bivio prosegue a destra per le cosidette “sponde nere” immersi nel bosco. Ad un certo punto a sinistra imboccheremo il sentiero che ci immette nella valle del Tinazzo, transiteremo sotto C.da Rollo e subito dopo in C.da Zamberlini (1234 mt), quì abbiamo già percorso circa metà del nostro itinerario ossia 4,8 km , proseguiremo per una stradina diritta e ombreggiata per altri 500 mt fino a C.da Tinazzo. Al bivio terremo la destra per risalire dolcemente a Malga Dossetti (1328 mt), punto più alto di questo itinerario. Un verde pascolo pianeggiante sulla destra si apre davanti a noi in direzione ovest, al termine del quale si scollina, ma qui è doveroso fermarsi un attimo ed ammirare alle nostre spalle il massiccio del Carega con i sui 2238 mt della cima Posta ai piedi della quale si può vedere il rifugio Mario Fraccaroli. Ora inizia un tratto di percorso stupendo ed inedito tutto in discesa nei boschi su sentieri quasi sconosciuti (o conosciuti solo dai locali) per sbucare sul sentiero E5 in un passaggio scavato nella roccia, dal quale transita anche l’itinerario lungo, per scendere dopo 400 mt alle spalle di C.da Scalon. 500 mt ci dividono da C.da Scala e subito dopo l’ultima breve salita, raggiunta la quale si scende velocemente al punto di partenza di C.da Croce (1147 mt).