13 Luglio 2014 – Val Portella e Monte Gronlait
Foto lungo il percorso nel giro di ricognizione
Programma
Partenza dal parcheggio di fronte all'ufficio postale di Falzè alle ore 6.00 con pullman per Panarotta (TN). Il punto di partenza si trova a Panarotta, presso l’omonimo rifugio. Da Levico, in Valsugana, seguendo le apposite indicazioni stradali, dopo 16 km di buona strada asfaltata si raggiunge l’ampio parcheggio posto nei pressi degli impianti di risalita del piccolo comprensorio sciistico (m 1780).
NOTA: il presente itinerario sostituisce la traversata da Panarotta a Palù del Fersina che, invece, era prevista per questa data. La variazione di programma è dovuta ai danni che l’ultimo inverno ha arrecato ai sentieri che dovevamo percorrere. Per motivi di sicurezza, dunque, si è deciso per questa alternativa, che nulla toglie alla bellezza della gita annunciata nel pieghevole. Il percorso è ad anello e sarà uno solo, per tutti.
Escursione
Dal parcheggio imbocchiamo il sentiero CAI n.325, segnalato da una tabella situata qualche decina di metri più avanti rispetto all’area di sosta. Dopo una leggera perdita di quota su pista forestale, iniziamo una comoda salita su sentiero che in breve tempo consente di raggiungere la “Bassa”, ampia insellatura che separa il Monte Panarotta dal Monte Fravort (m 1834, 40’). Bella la vista delle Dolomiti di Brenta e delle cime settentrionali dell’Altopiano di Asiago offerta da questa enorme forcella.
Proseguiamo ora lungamente col n.372 in direzione di Malga Prese (tabelle), col sentiero che cala piacevolmente sul fianco sud-orientale del Monte Fravort. A quota 1725 m, nei pressi di un ponticello, si segnala la presenza di una fontana.
Intersecato il sentiero n.371 (m 1700), iniziamo a rimontare la sponda sinistra idrografica della Val Portella. Inoltrandoci sempre più fra il Gronlait (ovest) e l’Hoabonti (nord-est) e con aperture panoramiche sempre più ampie, procediamo su facile terreno avvolti da una miriade di rododendri in fiore. Giunti nei bellissimi alpeggi della parte alta della valle, raggiungiamo, in breve, il Passo Portella (m 2152, 3h 45’).
Imboccato da qui il sentiero n.325, con un ultimo sforzo superiamo i conclusivi 230 metri di salita che ci permettono di raggiungere il punto più alto dell’escursione, vale a dire la croce sommitale del Monte Gronlait (m 2383, 4h 30’).
Inutile dire che la “sofferenza” richiesta dall’ultimo tratto è ampiamente ricompensata dal magnifico panorama circolare offerto dalla cima.
Dopo la sosta per il pranzo al sacco, riprendiamo il cammino in direzione sud iniziando, così, il percorso di rientro. Un lungo ed entusiasmante tratto di cresta panoramica, consente di scendere agevolmente alla Forcella Fravort (m 2155, 6h), affilata sella che separa il Monte Fravort, alto davanti a noi, dal Gronlait.
Qui abbandoniamo il n.325 per deviare a destra (ovest) lungo una traccia che, pur non segnalata, ci permette di scendere fino a intercettare un’evidente mulattiera che corre un centinaio di metri più in basso rispetto a noi. Si tratta di una via militare (indicata sulle tabelle come “Sentiero della 1^ Guerra Mondiale”) che oggi, ripristinata, mette in comunicazione la Forcella “la Bassa” con i Prati Imperiali, situati non lontani da Palù del Fersina. Seguendo questa comoda traccia verso sinistra (ovest), aggiriamo il Monte Oscivart per giungere, dopo un lungo tratto in falsopiano, a “la Bassa”, dove si chiude il percorso circolare dell’escursione. Da questo punto, rientriamo al parcheggio dal quale eravamo partiti con il sentiero dell’andata (m 1780, 8h 30’).
Note sul percorso e sintesi
Durante l’escursione si percorrono in prevalenza sentieri CAI-SAT (Società Alpinistica Tridentina) adeguatamente segnalati sul posto. Solo un breve tratto di collegamento fra sentieri ufficiali si svolge su una traccia non segnalata, che comunque risulta evidente e priva di difficoltà tecniche.
La lunghezza del tracciato, la scarsità d’acqua durante il percorso e la mancanza di punti di appoggio, consigliano di partire con le adeguate scorte di acqua e cibo. Fortemente consigliato anche l’uso dei bastoncini da trekking. Inoltre, svolgendosi l’escursione per lungo tempo su terreno aperto, si suggerisce di mettere nello zaino una crema da sole ad alto fattore protettivo.
Difficoltà: E/EE, percorso escursionistico.
Tempo di percorrenza: 8 ore 30' soste incluse;
Lunghezza: 18 km;
Quota massima: 2383 m (Monte Gronlait);
Dislivello in salita e discesa: 800m;
Cartografia: Konpass n.626, scala 1:25000 / Freytag & Berndt n.S14, scala 1:50000