21 Giugno 2020 - Cansiglio, Troi dei Cimbri

 

Programma

Partenza alle ore 7.30 dal piazzale della sede. ATTENZIONE: Partenza ritardata rispetto al calendario.

IN AUTO

Due possibilità di raggiungere il punto di partenza dell’escursione:

  1. Per Conegliano (selezionare per vedere o scaricare il percorso)
  2. Per Revine lago (selezionare per vedere o scaricare il percorso)

Il punto di partenza dell’escursione è il Centro di Educazione Naturalistica Vallorch, situato in Cansiglio. Da Vittorio Veneto, seguendo le indicazioni si arriva sulla Piana del Cansiglio dove, di fronte al ristorante bar Capanna Genziana deviamo verso ovest (Via dei Cimbri) seguendo le tabelle per il centro suddetto. Dopo 1,5 km di stradina asfaltata, giungiamo nei pressi della struttura, dove un ampio parcheggio consente di lasciare gratuitamente l’auto (m 1080).

Escursione

A PIEDI

Circa 400 metri a valle del Centro di Educazione Naturalistica di Casa Vallorch, in corrispondenza di un ponticello di legno deviamo a destra per “Le Rotte” (tabelle).

In falsopiano, presto arriviamo al villaggio cimbro suddetto, adagiato su un colle magnificamente affacciato alla piana del Cansiglio e alle montagne del Gruppo Col Nudo-Monte Cavallo. Due bacheche illustrano le caratteristiche del luogo (20’, m 1080).

Dal paese e proseguiamo agevolmente in salita verso sud all’interno di una bella faggeta.

Senza problemi di orientamento guadagniamo un po’ di quota e, dopo aver lasciato a destra il bivio per Vallorch (prima possibilità di accorciare l’escursione), arriviamo in “Val Grande” (tabella), località caratterizzata da un ampio avvallamento del terreno e da alcune pozze di acqua stagnante.

Ora riprendiamo a salire e, accompagnati da alcuni cippi confinari, entriamo nella “Valle dell’Orso (m 1200, tabella), dove i molti massi affioranti che tappezzano il bosco (carsismo a blocchi) ci ricordano la peculiarità geologica del Cansiglio.

Oltrepassata Fontana Fagher, rivolo d’acqua preziosa per la fauna che dimora in quest’ambiente carsico, intorno ai 1260 m di quota intersechiamo la strada asfaltata che conduce al Monte Pizzoc (seconda possibilità di accorciare l’escursione).

Siamo in località “Fontana Boi” (tabella), dove procediamo in discesa per circa 300 metrilungo l’asfalto fino a raggiungere uno spiazzo con un pannello didattico.

Qui, invitati dalla segnaletica, deviamo bruscamente a destra per imboccare un tratturo che, in piano si dirige verso ovest. Lentamente il sentiero piega verso sud e raggiunge uno slargo, dove alcuni massi vagamente ordinati hanno fatto ipotizzare la presenza di un antico “Sito Preistorico” non meglio identificato (m 1250, tabella).

Più avanti, superiamo due cippi confinari del secolo scorso e, intorno ai 1295 metri di quota, appena fuori dal terreno ci appare un cippo della Serenissima (tabella). In esso sono scolpite la data del 1653 e la sigla “LD”, che indica le iniziali di Leonardo Dolfin, Podestà di Belluno in quel periodo.

Poco sopra scolliniamo (m 1300) e, in breve, arriviamo a Pian de l’Erba, amena localitàdove sorgono numerose casere restaurate circondate da bellissimi prati.

Quando la nostra stradina ne intercetta un’altra, deviamo a destra (nord) e presto, dopo una mosesta salita, arriviamo a un dosso dove, uscendo per pochi metri dal sentiero (tabella), possiamo raggiungere un altro cippo confinario della Serenissima. Sul grosso masso sono incise la data del 1660 e la sigla “MZ”, a indicare l’anno della prima posa e le iniziali di Marino Zorzi, Podestà di Belluno dal 1659 al 1661. Seguono, poi, diverse altre iscrizioni impresse negli anni successivi per riaffermare la confinazione.

Tornati sul sentiero principale, caliamo dolcemente fra verdi pascoli punteggiati di massi affioranti, dove sostiamo per il pranzo al sacco.

Ripreso il cammino, intercettiamo una carrabile che, seguita a sinistra (sud-ovest), in leggera salita ci porta alla vicina Malga Coro (m 1260). Il complesso sorge su un colle da cui si domina la magnifica conca prativa di Cadolten, delimitata a sud dal sinuoso profilo del Monte dei Foresti.

Dalla malga scendiamo per la stradina da cui siamo venuti per poi proseguire per la vicina Casa Cadolten (m 1250, 3 h).

Sul lato ovest della costruzione una tabella con la sigla ATC (Antico Troi dei Cimbri) indirizza verso nord in direzione di “Piazza della Legna”, nostra prossima meta. All’interno di una bella faggeta prendiamo lentamente quota e, seguendo l’abbondante segnaletica, arriviamo alla strada asfaltata che sale al Rifugio Vittorio Veneto.

Con quest’ultima proseguiamo a sinistra (ovest) per un centinaio di metri fino a raggiungere “Piazza delle Legna” (m 1320), dove presso un pannello didattico deviamo a destra (nord) per entrare di nuovo nel bosco di faggi.

Avanzando in falsopiano, presto ci imbattiamo in un piccolo cippo confinario recante la sigla “18/24” che, in rosso su sfondo bianco, indica che ci troviamo di fronte al cippo n. 18del viale forestale n. 24. Lungo il cammino troveremo molti altri manufatti simili, che si succedono in ordine decrescente.

Più avanti, con una breve deviazione a destra (est, tabella), raggiungiamo “Campo di sopra”, ampia dolina prativa con relativo inghiottitoio circondata da un bel bosco di conifere.

Rientrati sul sentiero principale proseguiamo nella faggeta verso nord. Presto il sentiero inizia a scendere e, oltrepassati i ruderi di un casone cimbro in località Pian Parrocchia (tabella), arriviamo a intercettare il “Vallone Vallorch(m 1150, tabella), importante incisione che, proseguendo sul solco del Vallon de le Ortighe, si allunga fino alla piana del Cansiglio.

Seguendo verso destra (est) il fondo del canyon, in ambiente a tratti aspro e cupo percorriamo circa 500 metri per poi deviare a sinistra verso il villaggio cimbro di Vallorch (tabella). In breve, siamo nel piccolo insediamento che, sorto intorno alla metà del 1800, presenta case di legno caratteristiche, ben curate e dai tetti molto spioventi (m 1130). Sfiorando una cappella di legno affiancata da un pannello didattico, procediamo in discesa lungo la stradina asfaltata che presto conduce al punto di partenza (m 1080, 5 h).

 

Principali motivi d’interesse

Le bellissime faggete; la dolina di Campo di Sopra; i villaggi cimbri di Vallorch e Le Rotte; il carsismo a blocchi della Valle de l’Ors; l’acqua preziosa di Fontana Fagher; i due storici cippi confinari risalenti al periodo in cui il Cansiglio apparteneva alla Repubblica di Venezia; il Pian de l’Erba; la Malga Coro; i magnifici prati ondulati punteggiati di alcune “lame” (stagni).

 

PARTENZA / ARRIVO: Centro di Ed. Naturalistica di Vallorch, Cansiglio

CARTINA: Tabacco n. 012, scala 1:25000

QUOTA PARTENZA: m 1080

QUOTA MASSIMA: m 1330

DIFFICOLTÀ: E

DISLIVELLO: m 400

DURATA: 5 h  

LUNGHEZZA: km 11