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1 Luglio 2018 - Alta via della Mariotta

 Foto lungo il percorso

Programma

Partenza dalla sede alle 6.30 per Passo San Pellegrino alla stazione a valle della funivia Col Margherita (m 1870).

 

Escursione

A PIEDI: Con l’impianto a fune (andata 8 €/persona, salvo sconto gruppi) raggiungiamo il Col Margherita (m 2513), dove ha inizio l’escursione a piedi. Appena fuori dalla stazione della funivia, alcune tabelle segnalano l’inizio dell’Alta Via della Mariotta, percorso di interesse storico attraverso i luoghi della Prima Guerra Mondiale presidiati dall’Esercito Italiano.

Già sulla cima del Col Margherita, che raggiungiamo in pochi minuti, troviamo un belvedere da cui è possibile riconoscere, attraverso un pannello illustrativo, le montagne che maggiormente spiccano all’orizzonte.

Immersi in un ambiente aspro e desolato, camminiamo in direzione sud-ovest mantenendoci sempre a ridosso del filo di cresta. Alla nostra destra abbiamo le scure rocce porfiriche che precipitano quasi verticalmente verso il Passo San Pellegrino, mentre a caratterizzare il paesaggio alla nostra sinistra sono i Lastei di Pradazzo che, invece, si allungano piatti verso sud.

Il sentiero dopo ripetuti saliscendi conduce alla Forcella Vallazza (m 1521, 1 h), situata alla base della spalla orientale di Cima Juribrutto; alla nostra sinistra (sud) si estende la valle del Rio di Pradazzo. Proseguendo, lasciamo a destra una ripida scorciatoia per la Cima Juribrutto e, con una lieve perdita di quota seguita da una breve risalita, raggiungiamo i resti di numerose baracche italiane della Prima Guerra Mondiale.

Oltre alle opere militari, nei dintorni suscitano emozione le numerose croci di legno collocate fra le rocce a ricordo dei nostri soldati che qui hanno sacrificato la vita.

Ora perdiamo un po’ di quota e arriviamo a intersecare (m 2470, tabelle) il sentiero proveniente dalla Forcella Juribrutto e diretto verso l’omonima cima.

Con questo, accompagnati da numerosi segnavia bianco-rossi, avanziamo in salita nell’immensa pietraia che caratterizza il versante sud della montagna. In prossimità della vetta, attraversiamo una chilometrica trincea da cui, in pochi minuti, raggiungiamo la croce sommitale di Cima Juribrutto (m 2697, 3 h).

Il panorama che ci attende è inimmaginabile. Latemar, Catinaccio, Sassolungo, Sassopiatto, Odle, Sella, Monzoni, Costabella, Marmolada, Cime d’Auta, Civetta e Pale di San Martino, circondano infatti questa facile vetta rendendo magnifico l’orizzonte in ogni direzione.

Ripreso il cammino, per un tratto seguiamo a ritroso la via dell’andata per poi proseguire in discesa fino a raggiungere il Passo Juribrutto (m 2381, 4 h 30’), sella erbosa che ci separadalla sovrastante Cima Bocche.

Con il sentiero n. 629, intercettato presso un vicino bivacco, proseguiamo in discesa fino al Lago Juribrutto (m 2206, 5 h), che ci appare circondato dal verde sul magnifico sfondo delle Pale di San Martino.

La traccia n. 629 costeggia ora brevemente lo specchio d’acqua per poi proseguire, innalzandosi leggermente, verso sud. Aggirato il colle che argina il bacino, il sentiero cala fino al greto del Rio di Juribrutto per seguirlo, in ambiente spettacolare, fino alla Malga Juribrutto (m 1912).

Presso gli edifici del piccolo complesso, abbandoniamo il n. 629 per seguire a sinistra (est) il n. 623 e raggiungere, dopo alcuni saliscendi all’interno del bosco, la Malga Vallazza,punto d’arrivo della traversata (m 1935, 7 h).

 

Principali motivi di interesse

Gli amplissimi panorami; le opere militari italiane risalenti alle Grande Guerra; la Cima Juribrutto; il Laghetto Juribrutto; la Malga Juribrutto.

 

Partenza: funivia Col Margherita (m 1870)

Arrivo: Malga Vallazza (m 1935)

Cartografia: Kompass n.622

Quota massima: m 2697

Difficoltà: E

Dislivello S/D: m 500 / m 950

Durata traversata: 7 ore

Lunghezza: km 12