18 Giugno 2017 - Col Campeggia, Casara Andreon Col del Gallo

 Foto lungo il percorso

Programma

Partenza dal piazzale delle sede alle 7.30, per Campo Solagna (m 1000), raggiungibile da Romano d’Ezzelino con la “Strada Cadorna” del Monte Grappa.

18 giugno – Col Campeggia e Casara Andreon 

Escursione

Dal parcheggio percorriamo a ritroso una cinquantina di metri lungo l’asfalto per poi imboccare a sinistra (est) il sentiero CAI n. 54 con il quale, in circa un quarto d’ora, arriviamo alla sommità dei pascoli del Col Averto. Ampio il panorama verso il Col del Gallo e le cime occidentali del massiccio del Grappa.

Scendendo dalla cima del colle verso est, presto incontriamo, nascosto nel bosco, un serbatoio che all’epoca della Grande Guerra serviva da scorta d’acqua per le nostre truppe. L’acqua giungeva fin quassù dalla Valle Santa Felicita tramite un potente sistema di pompaggio che permetteva al prezioso liquido di compiere un balzo in salita di 800 metri.

Poco più in basso inizia il percorso storico del Col Campeggia, segnalato da un pannello didattico con la piantina della zona. Seguendo i segnavia blu, incontriamo una sequenza di opere militari rese visitabili grazie al lavoro di recupero di numerose associazioni di volontari. Si tratta di baraccamenti, gallerie, trincee e postazioni realizzate cento anni fa dalle Forze Armate italiane per difendere il nostro territorio dall’invasore. Due sono le gallerie particolarmente interessanti per entrare nelle quali serve l’uso della torcia elettrica.

La prima, passante, si sviluppa in salita e accede a un posto d’avvistamento raggiungibile con una scaletta verticale di qualche metro, mentre la seconda, cieca, conduce a una postazione per mitragliatrice. In una derivazione laterale del cunicolo possiamo osservare alcuni

Partenza dal piazzale delle sede alle 7.30, per Campo Solagna (m 1000), raggiungibile da Romano d’Ezzelino con la “Strada Cadorna” del Monte Grappa.

sacchi di cemento pietrificati che recano ancora la forma della schiena dei muli che cento anni fa li trasportarono fin qua.

Aggirato da nord-est il Col Campeggia, a un bivio seguiamo le indicazioni per la Casara Andreon e, poco più in basso, intersecata una forest

Dal parcheggio percorriamo a ritroso una cinquantina di metri lungo l’asfalto per poi imboccare a sinistra (est) il sentiero CAI n. 54 con il quale, in circa un quarto d’ora, arriviamo alla sommità dei pascoli del Col Averto. Ampio il panorama verso il Col del Gallo e le cime occidentali del massiccio del Grappa.

Scendendo dalla cima del colle verso est, presto incontriamo, nascosto nel bosco, un serbatoio che all’epoca della Grande Guerra serviva da scorta d’acqua per le nostre truppe. L’acqua giungeva fin quassù dalla Valle Santa Felicita tramite un potente sistema di pompaggio che permetteva al prezioso liquido di compiere un balzo in salita di 800 metri.

Poco più in basso inizia il percorso storico del Col Campeggia, segnalato da un pannello didattico con la piantina della zona. Seguendo i segnavia blu, incontriamo una sequenza di opere militari rese visitabili grazie al lavoro di recupero di numerose associazioni di volontari. Si tratta di baraccamenti, gallerie, trincee e postazioni realizzate cento anni fa dalle Forze Armate italiane per difendere il nostro territorio dall’invasore. Due sono le gallerie particolarmente interessanti per entrare nelle quali serve l’uso della torcia elettrica.

La prima, passante, si sviluppa in salita e accede a un posto d’avvistamento raggiungibile con una scaletta verticale di qualche metro, mentre la seconda, cieca, conduce a una postazione per mitragliatrice. In una derivazione laterale del cunicolo possiamo osservare alcuni sacchi di cemento pietrificati che recano ancora la forma della schiena dei muli che cento anni fa li trasportarono fin qua.

Aggirato da nord-est il Col Campeggia, a un bivio seguiamo le indicazioni per la Casara Andreon e, poco più in basso, intersecata una forestale la seguiamo verso sinistra. Percorse alcune centinaia di metri ci immettiamo in una strada più importante, dove andiamo a destra fino ad arrivare sulla Strada Cadorna.

Breve risalita di una cinquantina di metri sull’asfalto e poi deviazione a sinistra lungo un sentiero che permette di visitare altre opere militari e arrivare alla Casara Andreon (m 1060, 3 h).

Presso l’ampia radura su cui sorge la struttura, ora adibita a centro logistico per i volontari della manutenzione del sito, sostiamo per il pranzo al sacco.

Ripreso il cammino, seguiamo i segnavia blu che ci portano all’interno di una valle secondaria dove sorge una notevole cittadella militare italiana con resti di baracche, piazzette e camminamenti. A un bivio seguiamo il ramo di sinistra (segnavia giallo) e, facilmente, arriviamo all’Agriturismo Col del Gallo, punto più alto dell’escursione (m 1200 circa, 4h 30’).

Rimanendo sulla traccia con segnavia giallo, un centinaio di metri oltre la struttura deviamo a sinistra (tabella) e iniziamo a rientrare. A un nuovo bivio teniamo la destra e, con una breve risalita, arriviamo a intersecare una strada forestale con la quale caliamo sulla Strada Cadorna. Qui, piegando a destra, dopo 500 metri di asfalto torniamo al punto di partenza (m 1000, 5h 30’).

Note: le numerose opere militari della Prima Guerra Mondiale recuperate da gruppi di volontari provenienti da tutta Italia; i pannelli didattici distribuiti lungo il percorso; Casara Andreon; Colle Averto; i panorami.

Nota storica (tratta dal sito http://www.caiveneto.it/grandeguerra/pdf/Pieghevole_col%20campeggia_esec.pdf)

“Col Campeggia, posto a quota 1100 m sulle ultime propaggini a sud ovest del massiccio del Grappa (…) sopra la valle di Santa Felicita, assunse un ruolo logistico molto importante durante il primo conflitto mondiale. Il colle (…) è dotato di ricoveri per truppe e materiali (…) ed è munito di un sistema forti­ficato a guardia e protezione della sottostante valle. Fu sede di Comando Tattico del IX Corpo d’Armata. Dagli osservatori a pozzo con vista su Monte Asolone e Colli Alti venivano diretti sia il tiro delle artiglierie poste sui vicini Col Averto e Malga Andreon, sia le operazioni delle Brigate Basilicata e Abruzzi operanti in questo settore.”

 

Partenza/Arrivo: Campo Solagna (VI);

Dislivello Sal / Dis: m 450;

Quota di partenza: m 1000;

Quota massima: m 1200;

Difficoltà: E escursionistico per tutti;

Tempo di percorrenza: 5.30 ore comprese le soste;

Cartografia: Zanetti n.8, scala 1:30000