9 Ottobre 2016 - Sentiero dei Castellieri Laghi di Doberdò e Pietrarossa

 

Foto lungo il percorso

Programma

Partenza dalla sede alle ore 7.00, si procede in direzione Trieste e si esce a Redipuglia Ronchi dei Legionari per poi seguire le indicazioni per Doberdò del Lago. Poco prima della chiesa, svoltare a destra e seguire le indicazione del centro visite di Gradina che rappresenta il punto di partenza dell’escursione.

Il centro visite di Gradina è un edificio realizzato ristrutturando gli edifici di una ex cava. Nel centro si trovano un museo storico naturalistico, un punto di ristoro, una sala conferenze e una foresteria con 20 posti letti.

 

Escursione

Il percorso inizia dietro il centro visite; seguendo una carrareggia segnavia 77-78. Dopo alcune centinaia di metri si arriva alla vecchia cava, che fino agli anni cinquanta forniva gli impianti della Solvay di Monfalcone mediante una lunga teleferica. Superata la cava, la carrareggia diventa un sentiero che si snoda sul versante del Colle Nero: si raccomanda di fare attenzione a qualche passaggio su roccia. Il sentiero molto panoramico su tutta la conca del lago di Doberdò, ci porta in breve fino a casa Cadorna, a mt 118. Casa Cadorna viene eretta dalle truppe italiane durante la prima guerra mondiale; ora, è in affidamento al CAI di Gorizia. Nei pressi di casa Cadorna si può visitare un cunicolo risalente alla grande guerra; dopo averlo attraversato, si arriva in un punto panoramico con una visuale dall’alto di tutto il bacino del lago; sulla destra tra i pioppi si vede la zona della sorgente, in centro il torrente, che porta l’acqua al bacino principale. I laghi di Doberdò e Pietrarossa hanno una particolarità: il livello dell’acqua è molto variabile alternando periodi di allagamento in primavera e autunno a periodi asciutti in estate e in inverno il livello delle acque varia in relazione alle portate dei fiumi carsici Vipacco e Isonzo. Dal punto panoramico, si ritorna indietro e si sale a destra su di un tratto ripido con scalini e corda metallica fino ad arrivare ai resti dell’antico castelliere del Castellazzo mt156. I castellieri sono abitati fortificati costruiti da popolazioni slave dedite alla pastorizia, che colonizzarono il Carso dall’età del rame 3000 AC.

Visitato il castelliere si ritorna a casa Cadorna per lo stesso sentiero, si scende per il sentiero 72, si attraversa una strada asfaltata attraverso un sentiero che scende fino alla zona ripariale antistante al lago. Giunti a un bivio vicino al Paludario, si svolta a sinistra e si costeggia il lago fino ad arrivare al pontile panoramico. Dal pontile, si prosegue si attraversa un prato fino a raggiungere il bosco ripariale. Il sentiero poco dopo sbuca sulla strada comunale che collega l'abitato di Doberdò con quello di Iamiano. Svoltato a destra, si prosegue per circa 150 metri, finchè non si vede a sinistra un sentiero che entra nel bosco. Si cammina fino ad arrivare nei pressi del lago di Pietrarossa. Alla nostra destra c'è sempre il Monte Debeli (139mt). Non raggiungiamo il lago, ma è evidente il cambio di bosco. Siamo ora sul sentiero numero 81 che ci conduce direttamente al centro visite di Pietrarossa (non agibile). Dal centro visite si segue il sentiero che passa sotto l’autostrada, si svolta a sinistra e poco dopo a destra si sale seguendo le indicazioni per Monfalcone .Continuando a salire, si arriva a incrociare il sentiero 82 che in breve ci porta alla Rocca di Monfalcone, costruita su un antico Castelliere. All’interno della Rocca c’è un museo visitabile nei giorni festivi. Dalla Rocca, la vista spazia sul golfo di Monfalcone con in fondo a destra l’isola della Cona, già visitata dal nostro gruppo un paio di anni fa. Si prosegue sempre per il sentiero e superate le alture delle Forcate e della Gradiscata, conduce allo Zochet e alla via dei Castellieri, nell’estrema periferia di Monfalcone, dove ha fine il percorso.

 

Note

Il percorso dei Castiglieri è insolito rispetto ai canoni comuni; si tratta di un tragitto storico dove si ritrovano insediamenti preistorici e rappresenta un luogo importante della prima guerra mondiale; inoltre, a livello naturalistico offre la possibilità di toccare con mano il fenomeno carsico e di osservare lo scotano, che nella stagione autunnale fa da padrone in tutta la zona con il suo colore rosso.

Partenza/Arrivo: Monfalcone.

Difficoltà: EE, escusionistico;

Dislivello: salita 250 m, discesa 350 m;

Tempo di percorrenza: 5 ore comprese le soste.

Lunghezza: 13 km circa;

Cartografia: Tabacco n.047 Carso Triestino e Isontino scala 1:25000.