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8 Ottobre 2017 - Sentiero delle crepe e Gor dela Cuna

Programma

Partenza in auto alle ore 07.30 dalla sede.

L’escursione parte da Farra di Soligo (TV), paese dell’alto trevigiano facilmente raggiungibile con la SP32. Giunti nel centro dell’abitato, dalla provinciale si devia verso nord lungo la Via Cal Nova, aggirando il Municipio dal lato orientale. Dopo un centinaio di metri, nei pressi della chiesetta di S. Stefano Vecchio c’è un ampio parcheggio, dove si lascia l’auto (m 165).

 

Escursione

Dal parcheggio procediamo sulla stessa via verso nord per una cinquantina di metri per poi deviare a destra (est) e seguire la Via A. Moro. Dopo altri 50 metri, pieghiamo ad angolo retto verso sinistra (nord) proseguendo in leggera salita. Ancora circa 200 metri e, compiuta un’ampia curva, troviamo finalmente le indicazioni dei sentieri n.004 e n.1 (“Sentiero delle Crepe”), che identificano la prima parte dell’itinerario.

Con una stradina dal fondo cementato aggiriamo da ovest il Col Porchera, così chiamato per la presenza in passato di un’area destinata ai suini e, facilmente, raggiungiamo un capitello. Qui, deviamo a destra (nord) e proseguiamo lungo un viottolo con il quale, presto, raggiungiamo la località denominata “le Crepe” (pannello, m 300, 40’). Il toponimo richiama le caratteristiche del terreno i cui profondi e umidi valloni contrastano piacevolmente con la dolcezza del versante opposto della vallata, dove spiccano gli ordinati vigneti delle Rive dei Nardi.

Oltrepassata questa zona un po’ tormentata, accediamo a più morbide ondulazioni del terreno e, con il panorama sempre più aperto, comodamente arriviamo a intercettare la carrabile con segnavia n.002 o “Sentiero delle Vedette” (m 360, 1h 15’). Con una puntata verso est, in una decina di minuti arriviamo al Santuario di Collagù, il cui toponimo sembra derivi da “colle acuto”, con riferimento alla forma del vicino poggio.

Tornati sui nostri passi, poco prima di Villa Adorna-Caberlata (pannello e crocifisso), dalla carrabile deviamo a destra (nord-est) seguendo il “Sentiero delle Vedette” n.002, segnalato da una tabella. Aggirato in costa da nord il Col Maor, la traccia passa per la testata della Val di Fontana Fredda e conduce nei pressi di Forcella San Martino. In quest’ultimo tratto, numerose sono le aperture panoramiche sui centri abitati della sottostante Valsana e verso le Prealpi Trevigiane.

Dalla forcella proseguiamo in direzione ovest con il “Sentiero Alpino” n.4, in questo tratto coincidente con il “Sentiero delle Vedette” n.002. Inizia qui un percorso di cresta che, con modesti saliscendi, tocca nell’ordine Col Vinal (m 453), Colesie (m 450) e Pian Serafin (m 470), facili cime che riservano belle vedute panoramiche in ogni direzione.

Oltre l’ultimo colle, dove spiccano castagni secolari, caliamo alla Forcella Xocco (m 425, 3h), importante snodo di sentieri con numerose tabelle, due panchine e una bacheca con la piantina della zona.

Dopo una sosta per il pranzo al sacco, iniziamo a calare verso Farra di Soligo con il sentiero n.003, localmente indicato anche come n.3 “Gor della Cuna” (tabelle). A un bivio situato alla quota di circa 350 metri, deviamo a sinistra (est) per giungere, dopo alcuni tornanti e un breve tratto di falsopiano, in località Vanal dove, alla testata della valle, sorge una bella casera ristrutturata eretta nei pressi di due sorgenti d’acqua freschissima (m 310).

Continuando a scendere, oltrepassiamo la Casera Berton per poi deviare a destra (m 220, tabella) e seguire il sentiero che costeggia il torrente di fondovalle (“Rui Stort”). Con un tratto caratterizzato da qualche guado e numerose cascatelle, arriviamo al “Gor della Cuna”, bella cascata dove l’acqua, prima di riprendere la sua corsa verso valle, precipita per una decina di metri avvolta nei suoi vapori. Continuando a fiancheggiare il torrente, con un guado ci portiamo sulla riva destra idrografica e, attraverso un tratto aereo di sentiero, aggiriamo un’ansa del corso d’acqua per poi accedere a un terreno coltivato a vigneto.

Raggiunta la parte occidentale di Farra, con la Via S. Nicolò sfioriamo la palladiana Villa Caragiani Badoer (XVIII sec.) e la più antica Villa Savoini (XIV sec.) per poi proseguire sulla Via S. Rocco e rientrare al punto di partenza (m 145, 5h 30’).

 

Note

Principali motivi di interesse: gli incantevoli paesaggi con i vigneti del prosecco; il Santuario di Collagù; il sentiero delle creste con i suoi magnifici panorami; la valle del Rui Stort e la cascata del “Gor della Cuna”; le numerose casere disseminate in mezzo ai vigneti.

 

Partenza/Arrivo: Farra di Soligo (TV);

Dislivello Sal / Dis: m 500;

Quota di partenza: m 165;

Quota massima: m 470;

Difficoltà: E escursionistico;

Tempo di percorrenza: 5 ore 30';

Cartografia: Itinerari Escursionistici Pro Loco Farra di Soligo