11 Ottobre 2020 - Marostica, valle S. Benedetto e Gorghi Scurite

 (Descrizione tratta dal libro “SENTIERI NATURALISTICI, 18escursioni in Veneto per ogni stagione”

di Ennio Poletti, edito da Editoriale Programma)

USCITA ANNULLATA CAUSA MALTEMPO

 

Programma

Partenza alle ore 8.00 dal piazzale della sede.

IN PULLMAN

Circa 350 metri a est delle mura orientali di Marostica (sulla SP 248 per Bassano) si seguono le indicazioni stradali per Conco (Via Gianni Cecchin). Dopo 500 metri si gira a destra (est) lungo la Via G. B. Busatta, all’inizio della quale un’ampia area consente di parcheggiare (m 100).

Nel rispetto delle regole e delle persone che condividono con noi questa esperienza di viaggio, si ricorda che all’interno della corriera e in ogni altro momento in cui non si possa rispettare il distanziamento, è OBBLIGATORIO indossare la mascherina. È anche indispensabile avere con sé un disinfettante per  le mani, da usare specialmente nello spuntino finale. 

A PIEDI

Dal parcheggio ripercorriamo per un centinaio di metri la strada asfaltata da cui siamo venuti per poi deviare a sinistra (est) lungo la Via Ponte Quarello. Poco più avanti (est), appena oltre il ponte sul Torrente Longhella, troviamo le tabelle che identificano il nostro itinerario circolare n. 2.

Andando a sinistra (nord), accanto al corso d’acqua, l’anello si percorre in senso orario, mentre noi, scegliendo la percorrenza in senso antiorario, proseguiamo verso est.

Quasi subito, la segnaletica ci invita a deviare a sinistra (Via S. Pertini) per aggirare le ultime abitazioni e portarci alla mulattiera che risale un evidente colle (tabelle).

Dopo un primo tratto che ci fa guadagnare rapidamente circa 120 metri di quota, proseguiamo in falsopiano immersi in un piacevole paesaggio che si caratterizza per la presenza di ulivi, viti, cipressi e pini marittimi.

Il facile sentiero avanza verso nord-est e, mantenendosi sempre intorno ai 250 metri di quota, conduce a un bivio (tabelle) dove, deviando a sinistra (nord), inizia ad aggirare il Monte Gloso dal versante occidentale.

Completato l’aggiramento, intersechiamo una stradina asfaltata che seguiamo a sinistra (ovest) per circa 500 metri per poi abbandonarla a favore di un tratturo che si stacca a destra (tabella), in leggera salita.

Dopo aver oltrepassato un piccolo e antico borgo rurale, arriviamo al pianoro che precede Pianezzola, dove c’è la possibilità, per chi vuole, di rientrare al punto di partenza. Il bivio è segnalato da una tabella con le scritte “Chiesa San Floriano, Capo di sopra, Marostica”. Noi, invece, proseguendo con il giro completo, attraversiamo il paese suddetto e, con un tratto d’asfalto, fra colline ricoperte di uliveti arriviamo a Marchetti, altra borgata, dove è stata eretta una chiesetta moderna intitolata alla “Madonna del ciclista”.

Oltre l’edificio sacro, una tabella invita ad attraversare la strada (Via Marchetti) e a proseguire verso Pradipaldo, prossima meta, con una stradina in salita stretta fra due case.

Con scorci panoramici sul paese, prendiamo rapidamente quota entrando nel bosco.

Oltrepassato un edificio diroccato situato accanto a un gigantesco rovere secolare, arriviamo a intercettare la strada che da Bassano sale ad Asiago. Con questa avanziamo in salita (ovest) fino al vicino tornante, segnalato con il n. 3, per poi deviare a sinistra e proseguire su sentiero (tabella).

Poco più su, vicino al cimitero di Pradipaldo (m 500, 2 h 45’), usciamo di nuovo sulla provinciale, dove proseguiamo dalla parte opposta della strada (tabella) lungo la Via Zeggio.

In leggera discesa, con il paese in alto alla nostra destra (nord), raggiungiamo un piccolo insediamento rurale, dove una tabella invita a proseguire a sinistra.

Passando nell’aia di un edificio disabitato, imbocchiamo un sentiero che, dopo un paio di tornanti in discesa, ci porta a una grande casera (m 400, 3 h) da cui la vista può spaziare sulla Val degli Spini, che si apre selvaggia sotto di noi.

Dopo una sosta per il pranzo al sacco, riprendiamo il cammino verso il fondovalle.

Presto incontriamo un bivio (tabella), dove possiamo scegliere se proseguire sul tranquillo sentiero diretto Marostica oppure se deviare a destra lungo una variante che permette di calare ai “Gorghi Scuri” e di rientrare, un po’ più a valle, sul sentiero principale.

Come si legge nella tabella suddetta, questa variante è per camminatori esperti, dunque da evitare se si è insicuri nei passaggi esposti e scivolosi.

Noi scegliamo la variante e, con un tratto molto ripido, caliamo con prudenza al fondo della Val degli Spini, dove scorre il torrente La Valletta (m 300). Il luogo, aspro e cupo, non manca di incutere un certo rispetto. A guado attraversiamo il corso d’acqua in un punto situato fra due fragorose cascate e proseguiamo, su terreno umido ricco di muschio, nella riva destra idrografica della valle.

In ripida discesa ci portiamo alla base della cascata già vista dall’alto nel guado e, con una scivolosa deviazione, ne raggiungiamo la marmitta per ammirare dal basso lo spumeggiante salto d’acqua. Rientrati dalla breve digressione, continuiamo a scendere accanto al torrente che, con altre cascate, non manca di attirare la nostra attenzione.

Più in basso, un nuovo guado ci riporta sulla riva sinistra della valle dove, dopo un bel passaggio in cengia, completiamo l’adrenalinica variante ritrovando il sentiero principale (tabelle). Ora perdiamo lentamente quota e, oltrepassato un laghetto artificiale creato da una briglia sul Torrente La Valletta, arriviamo all’abitato di Capo di Sopra dove, seguendo le immancabili tabelle, proseguiamo lungo la strada asfaltata per Placca e, quindi, per Ponte Barbola. Qui, deviando dall’asfalto, imbocchiamo una stradina pedonale che, costeggiando prima il Torrente La Valletta e poi il Torrente Longhella, ci riporta al punto di partenza (m 100, 5 h).

 

Principali motivi d’interesse 

Le dolci colline con uliveti e vigne; i boschetti di cipressi e pini marittimi; i panorami verso Marostica e la pianura; le belle mulattiere; la chiesa della Madonna del Ciclista; un gigantesco albero di rovere; gli insediamenti rurali; la Val degli Spini con l’affascinante canyon dei Gorghi Scuri.

 

DOVE: falde Altopiano di Asiago (VI)

PARTENZA/ARRIVO: Marostica (VI), m 100

CARTINA: sul sito http://marostica.ictmail.it/it/marostica-terrritorio/percorso-2/Percorso-2_IT.pdf

QUOTA MASSIMA: m 500

DIFFICOLTÀ: E (EE solo la deviazione per i Gorghi Scuri, che comunque si può evitare)

DISLIVELLO: m 570

DURATA: 5 h

LUNGHEZZA: km 13