31 Marzo 2019 - Giro dei laghi di Revine

Tratto da Guida ai Sentieri d’Acqua” di Ennio Poletti, edito da Editoriale Programma 

 

Foto lungo il percorso

Programma

Partenza alle ore 8.00 dal piazzale della sede. L’itinerario parte dai pressi di Lago (TV), paese situato sulla strada che da Follina conduce a Vittorio Veneto. A ovest del centro abitato si segue (sud) la deviazione per Tarzo e, dopo qualche centinaio di metri, si gira a sinistra per raggiungere il Parco Archeologico Didattico Livelet (tabella stradale). L’auto si lascia nell’ampio parcheggio situato nei pressi del centro visite della struttura (m 230).

Escursione

Dal parcheggio, procediamo verso nord-est in direzione del centro abitato, le cui caratteristiche corti collegate da strette viuzze meritano senz’altro una visita. Con la stradina che parte di fronte alla chiesa parrocchiale del paese caliamo in riva al Lago di Lago (o di San Giorgio), dove iniziamo il nostro giro. Questo specchio d’acqua e il vicino Lago di Santa Maria si allungano nel solco della Valsana, ampia valle di origine glaciale compresa fra Follina e la periferia nord-occidentale di Vittorio Veneto.

Con un comodo sentiero, accompagnati da numerosi scorci panoramici, costeggiamo la riva nord del lago fino a trovare un ponticello di legno che scavalca un piccolo torrente.

Questo corso d’acqua ha una particolarità molto importante; esso, infatti, sgorga da una sorgente carsica intermittente situata poche centinaia di metri a monte, ed è l’unico immissario di superficie del lago, mentre altri contributi di acqua arrivano da sorgenti carsiche sotterranee.

Proseguendo arriviamo al Canale delle Barche, solco artificiale che mette in comunicazione i due laghi. Un recente ponte di legno consente di scavalcarlo per compiere, eventualmente, solo il giro del primo lago. Proseguendo, costeggiamo il Lago di Santa Maria e accediamo alla riva meridionale, dove troviamo la segnaletica che invita a proseguire verso sud-ovest con il sentiero CAI n.1052b.

All’interno di umidi boschetti alternati a belle radure, sfioriamo più volte la sponda del lago, dove spiccano, in particolare, larghe fasce di ninfee e canne palustri.

Piacevolmente, arriviamo all’ampia area di sosta “Va dee Femene”, caratterizzata da tavoli, barbecue, bagni pubblici e parco giochi per bambini. Qui è prevista la sosta per il pranzo al sacco.

Dopo la sosta c’è la possibilità di scegliere un percorso ridotto (A), che riporta direttamente al punto di partenza, oppure un percorso più lungo (B) che, con un dislivello di 200 m e 3 km di lunghezza in più, consente di passare per Nogarolo e Tarzo.

Percorso ridotto (A)

Ripreso il cammino, giungiamo a Colmaggiore, caratteristico villaggio con edifici dai muri di pietra, alcuni dei quali esibiscono bellissimi murales ispirati ai vecchi mestieri, ad antiche leggende o alla semplice vita di campagna.

Proseguendo lungo la strada asfaltata (traffico scarsissimo) incontriamo Fratta (*), borgo simile al precedente ricco anch’esso di magnifici murales. Oltrepassata di circa 300 metri la Chiesa di San Martino (XIII secolo), presso un altro gruppetto di case lasciamo la strada per deviare a destra (nord) e tornare su sentiero.

La deviazione è riconoscibile dalla presenza sulla casa d’angolo di un bel murales recante al centro due persone che giocano a carte sotto un albero.

Camminando in aperta campagna, arriviamo a un altro punto d’interesse: la “Tajada”, canale artificiale che funge da emissario dei due laghi e che più a valle contribuisce, insieme alle acque che sgorgano dalla sorgente di Santa Scolastica presso Follina, alla formazione del fiume Soligo.

Da qui, con il sentiero che costeggia la SP635 rientriamo al punto di partenza (10 km, 4h). 

Percorso completo (B)

Dall’area di sosta torniamo indietro di 200 metri per poi proseguire con il sentiero CAI n. 1052b. Giunti sull’asfalto seguiamo la stradina riservata a pedoni e ciclisti che sale a Nogarolo. Giunti in paese, presso un capitello imbocchiamo a destra (ovest) la Via dei Pauli (segnavia CAI n. 1051) uscendo dall’abitato. A un paio di bivi teniamo la sinistra e, raggiunto il punto più alto del percorso (m 430), a un nuovo bivio iniziamo a calare a destra (nord-ovest) verso Tarzo. Arrivati in paese, scendiamo lungo la strada principale per circa 250 metri per poi deviare a destra lungo la stradina che porta a Fratta. Da qui il rientro avviene come indicato nelle descrizione del percorso ridotto (vedi (*)).

Note:

Principali motivi di interesse: I magnifici scorci panoramici offerti dai due laghi; il Canale delle Barche e il Canale “Tajada”; il Torrente Pioveson, brevissimo corso d’acqua che sgorga da una vicina sorgente carsica; le aree di sosta; Lago, Colmaggiore e Fratta, caratteristici borghi dai vecchi edifici di pietra; i murales di Colmaggiore e Fratta.

 

Partenza/Arrivo: Lago di Revine (TV);

Quota massima: 430 m,

Difficoltà: E, escursionistica per il giro completo, T, turistico per il giro ridotto;

Disivello S/D: 200 m giro completo, 30 m giro ridotto;

Durata traversata: 5 ore e 30’ per il giro completo, 4 ore per il giro ridotto;

Lunghezza: 13 km per il giro completo, 10 km per il giro ridotto;

Cartografia: Zanetti n.5 scala 1:30000.