30 Agosto 2015 - Forca Rossa di Formin

 Foto lungo il percorso

 

Programma

Partenza dalla sede alle ore 6. L’escursione inizia dal Passo Giau (m 2236), raggiungibile da Cortina d’Ampezzo  oppure da Selva di Cadore, in Val Fiorentina. Trattandosi di una traversata, il punto di arrivo è diverso da quello di partenza. La camminata, infatti, termina nella località Ponte di Rutorto (m 1708), situata lungo la SP638 che dal Passo Giau scende a Cortina.

Escursione

Di fianco a una piccola cappella situata nei pressi del passo, imbocchiamo il sentiero CAI n.436 diretto a sud-est (tabelle con diverse indicazioni, fra le quali “Mondeval”). Superata la vicina Forcella di Zonia, aggiriamo in costa da ovest il modesto Col Piombin per raggiungere un altro piccolo valico dal quale entriamo nella Val Cernera. Con una perdita di quota di circa 70 m, ci portiamo sulla sponda opposta della vallata per affrontare la ripida salita che precede l’arrivo alla Forcella Giau (m 2360). Sull’ampia sella, situata fra il Monte Cernera e l’incombente Monte Formin, il panorama che si apre è, a dir poco, spettacolare. Di fronte a noi il Monte Pelmo che, incorniciato dalla verde cuspide del Monte Corvo, offre di sé un’insolita visione, mentre a sinistra (est) l’inconfondibile sagoma del Bec de Mezdì e le pareti verticali dei Lastoni di Formin si elevano dal mare d’erba dell’Alpe di Modeval regalando un piacevolissimo contrasto.
Anche alle nostre spalle il panorama non è da meno; cime a perdita d’occhio, con la Croda Rossa d'Ampezzo, le Tofane, e la Gusela in particolare evidenza.
Continuando col n.436, caliamo all’evidente Laghetto delle Baste, le cui sponde rappresentano una meta privilegiata per tutti gli appassionati di fotografia.
Proseguendo, arriviamo all’enorme masso accanto al quale nel 1985 venne portata alla luce la sepoltura di un cacciatore preistorico (periodo mesolitico, circa 7500 anni fa), attualmente visitabile con tutto il suo corredo funerario presso il museo di Selva di Cadore.
Poco più avanti, al bivio col sentiero n.435, la comitiva, fin qui compatta, si divide:

  • il GRUPPO A segue il percorso più impegnativo, verso la Forca Rossa di Formin,
  • il GRUPPO B segue il percorso più facile, verso la Forcella Ambrizola.

GRUPPO A: al bivio seguiamo la traccia n.435 che, dopo un tratto di leggera salita, si fa gradualmente più ripida fino a raggiungere la Forca Rossa di Formin (m 2462), riconoscibile già durante l’avvicinamento.
Inutile dire che il panorama da qui appare eccezionale. Siamo sotto l’elegante Cima Ambrizola, massima elevazione del Gruppo Croda da Lago, al cospetto del desolato altopiano dei Lastoni di Formin.
Ad arricchire il già straordinario giro d’orizzonte meridionale, qui tornano ad essere visibili le Tofane e il Lagazuoi, i cui profili dominano l’altra metà della scena in direzione nord.
In questo luogo privilegiato è prevista la sosta per il pranzo al sacco.
Condizioni atmosferiche permettendo, si può valutare di raggiungere la cima del Monte Formin (m 2657). In questo caso, occorre considerare  200 metri di dislivello in più e un tempo aggiuntivo di 1h 30’ (A/R).
Ritornati alla forcella, caliamo col n.435 per circa 130 metri in direzione sud, quella da dove siamo venuti.
In una decina di minuti arriviamo a un bivio dove pieghiamo a sinistra (est) per seguire una traccia evidente, ma senza indicazioni, che tagliando i ghiaioni alla base di Cima Ambrizola punta verso una piccola forcella senza nome. Con questa deviazione procediamo in direzione del Lago Federa, evitando il più lungo giro per la Forcella Ambrizola. Raggiunta la piccola sella, il panorama si spalanca sulla magnifica conca di Cortina incorniciata dai Monti Cristallo e Sorapiss. In lontananza, fra i due, spunta anche il profilo delle Tre Cime di Lavaredo. Scendiamo ora sull’opposto versante fino a intercettare il n.434 in un punto intermedio fra la Forcella Ambrizola e il Lago Federa.
Da questo momento, il rientro avviene seguendo lo stesso percorso del Gruppo B (continua sotto al punto (*))

GRUPPO B: con una risalita di qualche decina di metri, raggiungiamo la Forcella Ambrizola, bene in vista alle falde del caratteristico Bec de Mezdì. Sul valico il panorama si spalanca verso la conca di Cortina le montagne che le fanno da corona.

GRUPPI A e B: (*) Col sentiero n.434, in ambiente aperto e panoramico caliamo facilmente al Lago Federa e al vicino Rifugio Palmieri (m 2046).
Lo smeraldino specchio d’acqua è chiuso a ovest dalle dolomitiche guglie della Croda da Lago, mentre nei pressi della sponda orientale un dolce pendio circonda il Rifugio Palmieri affacciato ai monti che fanno da corona a Cortina. Qui, per il gruppo B è prevista la sosta per il pranzo al sacco.
Ripreso il cammino col n.434, guadagniamo qualche decina di metri di quota per poi iniziare la discesa verso il parcheggio. La Tofana di Rozes e le Cinque Torri, emergendo di tanto in tanto dalla vegetazione, interrompono la monotonia del bosco e accompagnano piacevolmente il nostro rientro.
In località Cason di Formin, abbandoniamo il n.434 per imboccare a sinistra il n.437 che, dopo il superamento di alcuni ponticelli di legno su altrettanti corsi d’acqua, ci conduce a Ponte Rutorto dove ci attende la corriera (m 1708, 6h 30’ per il Gr. B, mentre 7h + 1h 30’ con la cima Monte Formin, per il Gr. A).

Note

Principali motivi di interesse: la Forcella Giau; l’Alpe di Mondeval; il Laghetto delle Baste; il luogo del ritrovamento della sepoltura dell’Uomo di Mondeval; Forcella Ambrizola; il Lago Federa; il Rifugio Palmieri; la Forca Rossa di Formin (solo Gr. A); eventualmente il Monte Formin (solo Gr. A).

Difficoltà: Gruppo A: EEA, Gruppo B: E;

Dislivello: Gruppo A: s/d 600/1100 m (s/d 800/1300 m se si sale alla cima del Formin), Gruppo B: s/d 400/900 m;

Tempo di percorrenza: Gruppo A: 7 ore (8 ore e 30' se si sale alla cima del Formin), Gruppo B: 6 ore e 30'.